India - Il workshop nazionale sui migranti riunisce le organizzazioni per un impegno di collaborazione

17 Agosto 2024

(ANS - Mumbai) - Il National Migrant Workshop, un evento significativo per la regione dell'Asia Sud, tenutosi a Mumbai il 16 e 17 agosto, ha fornito una piattaforma vitale per il "Don Bosco for Migrants Network" (DB4M) per imparare, condividere e affrontare le sfide pressanti dei migranti in difficoltà in India. Il workshop ha visto la partecipazione attiva di rappresentanti della DB4M provenienti da tutte le ispettorie indiane, compresi gli organismi religiosi ed ecclesiastici CCBI e CBCI, le ONG e i sindacati, favorendo un ambiente diversificato e collaborativo.

 Il workshop è iniziato con una solenne Eucaristia, un momento significativo guidato da don Ignatius Gari dell’ispettoria di Guwahati, don Sameer Minj, gesuita di Bangalore, e don Maria Arockiadoss di Delhi. I loro contributi, tra cui l'omelia di don Ignatius Gari sull'importanza dell'impegno e del sostegno genuino e la preghiera riflessiva di don Arockiadoss, hanno dato un tono profondo al workshop. La cerimonia di inaugurazione ha visto anche una danza di preghiera eseguita dalle ragazze di Prafulta.

L’ispettore don Savio Silveira, dell’ispettoria di Mumbai, ha dato il benvenuto ai partecipanti, sottolineando l'allineamento del workshop con il compleanno di San Giovanni Bosco e li ha esortati a concentrarsi sulla priorità da dare ai coloni migranti o agli sfollati temporanei, chiedendo strategie chiare al ministero dei migranti. Ha riflettuto su come Don Bosco sia stato un migrante, svolgendo piccoli lavori per mantenersi. Don Santiagu, l’ispettore dell'Ispettoria Salesiana di Hyderabad (INH) e responsabile delle Reti dei Giovani a Rischio e dei Migranti, ha elogiato l'impegno dei partecipanti, sottolineando la necessità di un approccio solidale e confortante, e ha incoraggiato lo sviluppo di piani attuabili.

Nel suo discorso programmatico, il vescovo Alwyn D'silva ha fatto riferimento all'enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco, sottolineando che dobbiamo diventare vicini dei migranti invece di decidere chi sono i nostri vicini. Ha sottolineato l'importanza della cura pastorale per i migranti, in particolare per quelli che svolgono lavori poco qualificati e che devono affrontare lo sfruttamento e la mancanza di tutele legali. Monsignor D'Silva ha anche evidenziato la necessità che la Chiesa accompagni i migranti nel loro cammino di fede.

Don Francis Bosco, responsabile del lavoro dei Migranti dell'Asia Sud, ha fornito una panoramica storica dell'advocacy di Don Bosco per i migranti, illustrando lo sviluppo dei seminari Young at Risk (YaR) e le decisioni dell'SPCSA che hanno dato forma al ministero dei migranti in India. Ha evidenziato strategie chiave come il collegamento fonte-destinazione, i forum per la protezione dei migranti, le linee telefoniche, la raccolta di dati, il networking e gli sforzi di advocacy, tutti cruciali nell'affrontare le sfide dei migranti in tutto il Paese. Christine Nathan, della Commissione cattolica internazionale per le migrazioni (ICMC), ha sottolineato l'importanza di una risposta unitaria da parte delle organizzazioni ecclesiastiche e degli organismi internazionali, evidenziando la necessità di pratiche lavorative eque e di giustizia sociale per le famiglie migranti.

I partecipanti si sono impegnati in presentazioni e discussioni approfondite durante i due giorni dell'evento, condividendo strategie di successo e identificando sfide comuni. La tavola rotonda ha evidenziato i vari approcci adottati dalle province, mostrando i loro sforzi nella raccolta dei dati, nell'assistenza legale, nell'istruzione e nella collaborazione con i programmi governativi. I rappresentanti erano: don George D'Breo - Mumbai; don Angel - Dimapur; don Saji Elemmbersil - Keral; don Maria Arockiadoss - Delhi; don Deepu Mathew - Karnataka; don Rintu - Kolkata; don Simolin - Chennai; don Aruldoss - Andhra  Pradesh;Telangana e Odish; Sr. Pramila Lobo, UFS - Nagaland; don Jose Sequera - Goa; Sr. Lissama Joseph, MSMHC - Assam; don Ignatius Gari e don Albert Thrymiang - Guwahati.

 

 

 

 

 

 

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