Grazie all’aiuto di importanti sponsor, come “Blue Ribbon”, è stato possibile preparare più di 9.000 panini, da distribuire alle comunità a rischio di Città del Capo. All’evento hanno contribuito anche privati cittadini e aziende locali, che hanno messo a disposizione i propri prodotti per preparare i pasti. Nel corso della giornata, infatti, sono arrivati al SIYP una grande quantità di verdura e tanti altri ingredienti, che sono serviti per cucinare quasi 2.600 litri di zuppa.
Molti altri partner, poi, hanno voluto dare il proprio contributo. “Coca Cola”, ad esempio, ha messo a disposizione tavoli e gazebo e organizzato l’intrattenimento, assicurando un’atmosfera vivace e divertente per tutti i partecipanti. La banda “Learn to Live Marimba” e il coro si sono esibiti a intervalli, aggiungendo un tocco musicale alla giornata.
A molti ragazzi, poi, è stata data l’opportunità di provare la divertente esperienza di un viaggio a bordo del famoso bus turistico scoperto. I giovani, molti dei quali sperimentavano per la prima volta un’esperienza simile, hanno percorso l’itinerario dal quartiere Century City fino al centro di Città del Capo.
I principali beneficiari di questa giornata sono stati chiaramente gli studenti dell’Istituto Salesiano per i Progetti Giovanili. Il ricavato andrà a coprire le spese per gli allievi, tra i 14 e i 18 anni, che frequentano la scuola, dove riceveranno tre pasti cucinati al giorno per sostenere il loro sviluppo educativo. Inoltre, alcuni NEET (ovvero i giovani non impegnati nello studio, né nel lavoro, né nella formazione) e ragazzi del progetto di formazione sartoriale “Stitch Ahead” (Punto e a capo) sono stati coinvolti per distribuire altre risorse in aree mirate di Città del Capo.
Un sentito ringraziamento da parte degli organizzatori è andato a Jenny Morris e a tutte le compagnie che hanno dato un contributo. La direzione e lo staff del SIYP hanno poi esteso la loro più profonda gratitudine a tutti coloro che, sfidando la pioggia e il freddo di quella giornata, hanno voluto aiutare i più svantaggiati.
“La filosofia Ubuntu ha prevalso – scrivono gli organizzatori in un comunicato – mostrando il notevole potere della comunità e della collaborazione”.