Slovenia – Cardinale Fernández Artime: “Siamo certi che Dio benedice noi e coloro che portiamo nel cuore”. Festeggiamenti per il centenario della consacrazione della chiesa di Maria Ausiliatrice a Rakovnik

27 Maggio 2024
Foto: Patricija Belak

(ANS – Ljubljana) – Il Cardinale salesiano Giovanni Cagliero 100 anni fa, alla consacrazione della chiesa di Maria Ausiliatrice a Ljubljana-Rakovnik, esclamava: “Sloveni, siete la nazione di Maria. Se venerate Maria, non avrete nulla da temere!”. In occasione del centenario di quest’evento, il 25 maggio 2024, l’opera di Rakovnik ha ricevuto la visita del Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, che, inoltre, ha benedetto la chiesa restaurata, insediato il nuovo Ispettore salesiano, benedetto la nuova statua di Don Bosco e incontrato la Famiglia Salesiana e gli amici di Don Bosco in Slovenia.

All’inizio della celebrazione eucaristica, l’ex Ispettore salesiano, don Marko Košnik, SDB, ha ringraziato gli ospiti e tutti i fedeli riuniti in chiesa e quelli nel cortile che seguivano l’evento su un maxischermo per la loro partecipazione alla celebrazione, che si è svolta come segno di ringraziamento per il centenario della consacrazione della chiesa, per l’anno missionario e per il carisma salesiano in Slovenia. Anche per lui personalmente l’Eucaristia è stata un momento di ringraziamento e di consegna del servizio come Ispettore dell’Ispettoria “Santi Cirillo e Metodio” della Slovenia (SLO) al quindicesimo Superiore, don Peter Končan, SDB.

Poi, nella omelia il Cardinale Fernández Artime, ha ringraziato il Nunzio Apostolico in Slovenia, Mons. Jean-Marie Speich, il Presidente della Conferenza Episcopale Slovena, Mons. Andrej Saje, l’Arcivescovo di Ljubljana, Mons. Stanislav Zore, OFM, e il Vescovo salesiano di Murska Sobota, Mons. Peter Štumpf, non solo per cortesia istituzionale, ma come sincera gratitudine per l’espressione dell’unità della Chiesa. “I Salesiani di Don Bosco, le Figlie di Maria Ausiliatrice e la Famiglia Salesiana vogliono sempre contribuire all’unità della Chiesa.”

“Noi, che siamo nella Chiesa, portiamo Dio nel nostro cuore? – ha poi chiesto –. Non sto domandando se andiamo in chiesa, sto chiedendo se portiamo Dio nel nostro cuore. Questo è l’invito più grande che ci fa nostra Madre. Siamo uniti perché abbiamo una mamma. Perché abbiamo Dio nel nostro cuore” ha aggiunto ancora.

Il Cardinale Á.F. Artime ha potuto visitare 120 paesi durante i suoi anni di servizio come Rettor Maggiore. Ovunque ha trovato l’amore per Maria, che è venerata in diverse espressioni e modi, e ha osservato che l’amore per la Madre rafforza maggiormente la fede cristiana. “Com’è possibile? Perché la Madre ci conduce sempre a Gesù, il suo figlio prediletto” ha spiegato.

Infine, ha concluso con uno sguardo alla chiesa rinnovata di Rakovnik. “Sono trascorsi 100 anni dall’inizio di questa chiesa. È piccola ma molto bella. E ha perfettamente senso, perché è piena di benedizioni. Da Don Bosco abbiamo imparato una certezza: confidate in Maria Ausiliatrice e vedrete cosa sono i miracoli. Don Bosco non parlò di giganteschi miracoli di guarigione. Dio sa già quando permettere una cosa del genere. Quante volte è successo che la vita cambiasse proprio a causa della presenza della Madre. Anche qui i prossimi 100 anni saranno pieni di grazia per la vita cristiana, ne sono certo. Grazie per essere qui oggi. Siamo certi che Dio benedice noi e tutti coloro che portiamo nel cuore”.

Durante l’atto di insediamento del nuovo Ispettore, il Cardinale Fernández Artime ha ringraziato don Košnik per quanto fatto nel suo sessennio di servizio. Quindi, ha preso la parola don Končan, che tra l’altro ha detto: “Grazie a Maria Ausiliatrice, che da un secolo intero regna su questa collina di Rakovnik. Maria sta qui sull’altare, ci ascolta, ci guarda, ci incoraggia, ci consola, gioisce e piange con noi e porta le nostre richieste davanti al Padre Celeste. Grazie alla presenza di Maria, questa collina è diventata un luogo di grazia, dove molti trovano la pace interiore, la consolazione e l’ascolto”.

Finita la celebrazione liturgica, arricchita dalla presenza di numerosi presbiteri, dei ministranti, del coro con l’orchestra e dal gruppo folkloristico con i costumi tradizionali popolari, il raduno è proseguito nel cortile del centro giovanile salesiano di Rakovnik, dove i parrocchiani hanno preparato un vasto programma di intrattenimento e specialità culinarie per tutti, con quali hanno concluso le giornate di ritiro spirituale.

“I giovani oggi hanno bisogno che stiamo con loro. Se saremo con loro, capiremo di cosa hanno bisogno e potremo aiutarli. Ecco perché la presenza è così importante” ha osservato nella circostanza il Rettor Maggiore.

In questo secondo momento il X Successore di Don Bosco ha anche benedetto la nuova statua del Fondatore dei Salesiani davanti alla chiesa, segno di gratitudine al Padre e Maestro dei giovani per la vitalità del carisma salesiano in Slovenia. L’opera, alta 2,8 metri, raffigura Don Bosco circondato da due giovani di oggi, un ragazzo con il cellulare in mano e una ragazza che balla, e il cane “Grigio”, con anche una palla a rappresentare l’aspetto ludico.

La scultura è stata ideata e realizzata dall’artista sloveno Edo Dolinar, che in occasione della sua solenne inaugurazione ha reso pubblica la lettera a Don Bosco da lui scritta. In quelle righe l’artista ha affermato, tra l’altro: “Cosa hai da dire Don Bosco, oggi, ai giovani che entrano nella vita con tanto entusiasmo? (…) Sei un santo della gioventù, dedito ai giovani. Per te si tratta di un’educazione preventiva dei giovani attraverso l’amore, la comprensione e il rispetto. Credi nel potere dell’educazione positiva, che si basa sul rispetto, sulla fiducia e sull'esempio personale (…) Il gruppo statuario è situato davanti alla chiesa e accanto alla scuola, i due luoghi più legati a te e al tuo lavoro. Esso rappresenta il rispetto per il tuo eccezionale contributo all’educazione dei giovani e spero che promuoverà il lavoro per il benessere dei giovani e della Chiesa”.

Maja Borlinič Gačnik

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