Fu lo stesso Don Bosco a dare inizio alla pubblicazione del “Bollettino Salesiano” nell’agosto del 1877. Secondo le Memorie Biografiche, qualche mese prima aveva annunciato: “Si è deciso di stampare un Bollettino, che sarà come il giornale della Congregazione, poiché ci sono molte cose da comunicare ai [nostri] cooperatori. Verrà pubblicato periodicamente come collegamento tra i cooperatori e i soci salesiani” (MB, XIII, p. 78). Nelle prime edizioni si chiamava “Bibliofilo cattolico o Bollettino Salesiano Mensuale”. Dal gennaio 1878 iniziò ad apparire con il solo nome che porta ancora oggi.
Da allora, il Bollettino Salesiano è stato, per volontà di Don Bosco, l’organo scritto per eccellenza della sua opera. Con il passare del tempo furono create edizioni locali che fecero breccia in più lingue, accompagnando il ritmo dell’espansione salesiana e il suo carattere sempre più universale: è il caso delle edizioni in Francia (1879), Spagna (1886), Inghilterra (1892), Germania (1895), Portogallo (1902), Belgio (1914), Austria (1926), Olanda (1928), Stati Uniti (1940), Argentina (1941) …
Inizialmente in Perù veniva distribuita l’edizione spagnola pubblicata in Italia. Nel 1941, a causa delle complicazioni della Seconda Guerra Mondiale, l’edizione spagnola iniziò a essere pubblicata in Argentina e da allora fu questa che prese a circolare nelle case salesiane del Perù.
Con il passare del tempo, divenne evidente la necessità di un organo salesiano locale che registrasse e diffondesse l’attività salesiana propriamente peruviana. Alcune opere locali avevano pubblicazioni periodiche, come "La campanilla" di Piura (1912) o "La campana de la Granja" di Puno (1934). Tra tutte spicca "El Pan del Alma" (1904), un settimanale domenicale pubblicato dai salesiani dell’opera di Lima-Breña. Sebbene fungesse da spazio per la diffusione di notizie salesiane locali e nazionali, non aveva la lunghezza e il tenore di un bollettino. Forse il precedente più vicino era la pubblicazione “Don Bosco. Revista mensual de la Obra Salesiana en el Perú y Bolivia” (1921), pubblicata a Lima, in forma discontinua, negli anni ‘20 e ‘30 del XX secolo. Ma purtroppo, non durò.
Questa carenza durò fino al 1963, anno in cui l’Ispettoria “Santa Rosa da Lima” entrò in una nuova fase della sua storia. In quell’anno cessò di essere un Ispettoria binazionale (Perù e Bolivia), dato che il 17 gennaio le case boliviane andarono a formare una propria Ispettoria (BOL) posta sotto il patrocinio di Nostra Signora di Copacabana. Inoltre, il Rettor Maggiore dell’epoca, Don Renato Ziggiotti, nominò don Carlos Cordero Rodríguez nuovo Ispettore del Perù (30 gennaio), assegnando per la prima volta tale incarico ad un salesiano peruviano.
In questo contesto di cambiamenti, che avevano il loro apice a Roma con il Concilio Vaticano II (1962-1965), il Consiglio Ispettoriale presieduto da don Cordero decise di stampare un’edizione peruviana del Bollettino Salesiano. E il 2 marzo 1963, a poco più di un mese dall’inizio della nuova amministrazione, fu messo a verbale: “Già quest’anno deve iniziare il Bollettino Salesiano nella nostra Ispettoria, ma sempre conservando le caratteristiche di quello di Torino”.
Un anno dopo fu pubblicato il primo numero con il nome di "Bollettino Salesiano. Órgano de los Cooperadores Salesianos” (marzo-aprile 1964). Si trattava di venti pagine in bianco e nero, illustrate con fotografie locali e straniere inviate dall’agenzia salesiana ANS, e una copertina con un disegno di ispirazione indigena, attribuibile a don Jorge Mauchi.
La pubblicazione dell'edizione peruviana non passò inosservata a Torino. Nel luglio di quell’anno fu pubblicato sul Bollettino Salesiano in lingua italiana: “Dal marzo scorso il ‘Bollettino Salesiano’, già apparso in 30 edizioni diverse, ha una nuova edizione: quella peruviana”.
Da allora, la rivista ha subito cambiamenti di immagine e anche di numerazione. A partire dalla prima edizione, fino all’edizione di marzo-aprile 2017 (anno 52, n. 297), ha avuto una numerazione sequenziale. Tuttavia, a causa dei requisiti per la registrazione dell’ISSN, con l’edizione di maggio-giugno 2017 il conteggio è ripartito (Anno 1, N° 1) fino all’edizione di settembre-ottobre 2022 (Anno 5, N° 32). Ma dall’edizione di settembre-ottobre 2023 è stato possibile recuperare la numerazione secondo la sua traiettoria storica, tanto che finora si è arrivati all’anno 59, e alla pubblicazione n° 333.
Fonte: Salesianos.pe