Il Papa, come spiega don Makuła, ripete questa espressione ben quattro volte nel testo citato, un testo con il quale Giovanni Paolo II prese in considerazione il rapido sviluppo - da cui il titolo - delle tecnologie nel campo dei media, e richiamò l’attenzione dei responsabili delle comunicazioni sociali per riflettere sulle sfide che le comunicazioni sociali costituivano già allora per la Chiesa.
Negli ultimi anni, poi, i dinamici sviluppi tecnologici hanno creato nuove domande e compiti per la Chiesa, nel contesto di Internet e dei social media. I progressi dei media hanno aperto opportunità di comunicazione pionieristiche per la Chiesa, ponendo al contempo ulteriori sfide nel processo di evangelizzazione. I social media e Internet sono diventati ora strumenti indispensabili per la comunicazione su scala globale.
Nell’articolo, l’autore approfondisce e spiega i quattro punti in cui Giovanni Paolo II ripete questa espressione: “Non abbiate paura”. È un messaggio che il Pontefice, nella Lettera Apostolica rivolta ai Responsabili delle comunicazioni sociali, ripete con forza.
Le parole di Giovanni Paolo II sul guardare con coraggio e lavorare con le nuove tecnologie nel campo dei media possono diventare una sorta di motto per molti uomini e donne di Chiesa, nel loro lavoro quotidiano. L’attenzione alle nuove tecnologie emergenti richiede certamente responsabilità per gli strumenti utilizzati, nonché una chiara consapevolezza di ciò che la Chiesa è chiamata a fare.
“Il futuro potrebbe portare ulteriori soluzioni innovative nel campo della comunicazione sociale e dei media – scrive don Makuła –. D’altra parte, gli elementi che aiutano a utilizzare correttamente le nuove tecnologie rimangono costanti: formazione, professionalizzazione, cooperazione e consapevolezza della responsabilità per un obiettivo comune”.
Il testo completo è disponibile qui a fondo pagina ed è possibile scaricarlo, in formato pdf, in italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e polacco.