Ma, "grazie al processo sinodale attualmente in corso nella Chiesa, il compito dei laici collaboratori viene discusso più intensamente. Per noi salesiani, la collaborazione con i laici è profondamente radicata nel nostro carisma. Tutti i centri salesiani in Slovacchia funzionano anche grazie alla collaborazione di lunga data tra i religiosi ed i laici. Si tratta quindi di una naturale continuazione della pratica precedente e del suo approfondimento", spiega don Peter Timko, Ispettore dei Salesiani della Slovacchia.
Tale esperienza e cooperazione con i laici ce l’hanno anche diverse altre Ispettorie salesiane di tutto il mondo, dove i fedeli laici ricoprono incarichi dirigenziali più elevati già da molti anni.
Nel caso di Jan Rešutík, in Slovacchia, egli si occuperà della gestione strategica dell'area delle missioni, e allo stesso tempo della gestione degli affari civili dell’ONG “SAVIO”, dedita alla cooperazione per lo sviluppo.
“Essere missionario per noi salesiani, significa accogliere i valori delle nazioni, condividerne le angosce e le gioie e annunciare così Cristo vivo. E questo avviene attraverso tutte le attività, umanitarie ed educative, che contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei giovani nei paesi in via di sviluppo. La persona che guida quest’area deve essere abile nelle lingue, avere capacità di gestione e capacità di comunicare bene con partner diversi. Ecco perché abbiamo deciso di incaricare Ján, e sono molto felice che abbia accettato”, aggiunge don Timko.
A partire dal 2007 Ján Rešutík ha lavorato, per vari periodi, con vari incarichi e in posizioni manageriali, nell’organizzazione no-profit “SAVIO”, che si occupa di sostenere i bambini e i giovani nei paesi in via di sviluppo o in guerra. Nel 2021, lui e tutta la sua famiglia hanno trascorso 4 mesi in Kenya, dove come esperto volontario, ha aiutato ad istruire i lavoratori del “Bosco Boys Centre” di Nairobi.
“Nelle organizzazioni no-profit spesso manca una prospettiva manageriale che imposti e avvii un funzionamento efficiente, che però è importante per contribuire alla sostenibilità e alla continuità a lungo termine dei progetti. Per questo vorrei portare nel mio lavoro anche la mia precedente esperienza in questo ambiente”, afferma il signor Rešutík, che dopo aver studiato filosofia presso l'Università Pontifica di Nave, ha ampliato la sua formazione per includere il campo del lavoro sociale presso l'Università di St. Elisabetta; ha lavorato come data-analyst in una multinazionale e dal 2018 lavora ha sviluppato la sua competenza nella gestione delle relazioni con i clienti (CRM - Customer Relationship Management) e come specialista di database nel settore no-profit.
Per questa posizione di Delegato contano sia la sua conoscenza del funzionamento della Congregazione e dell’Ispettoria SLK, così come l'esperienza nel settore no-profit. Ammette che questo cambiamento può portare diverse situazioni nuove, poiché questa è una novità per l'ambiente salesiano slovacco. "Siamo convinti che questa combinazione possa portare molti benefici sia alle persone a cui forniamo assistenza, così come alle persone che vogliono aiutare gli altri attraverso di noi. Il rafforzamento delle buone pratiche basato sui principi, unito all’esperienza salesiana maturata fuori dal mondo ecclesiale, possono portare ancora più qualità e valore aggiunto a questo lavoro”, conclude il nuovo responsabile delle missioni salesiane di SLK, che nel suo servizio al fianco dei salesiani ha spesso già usato le sue esperienze professionali per delle campagne di raccolta dei fondi di successo, e che ha lavorato anche come consulente per altre organizzazioni no-profit.
I salesiani di SLK sono attualmente attivi in otto Paesi, con nove progetti che portano aiuto a migliaia di bambini. “È davvero un grande risultato lavorare con molte persone diverse”, ha sottolineato, infine, il Delegato per le Missioni, il signor Rešutík.