La Scuola Tecnica “Don Bosco” offre diversi programmi per i giovani, tra cui meccanica, installazione elettrica, corsi per diventare parrucchiere e lezioni di informatica. Uno dei programmi più richiesti della scuola è incentrato sulla formazione nel settore della ristorazione e dei servizi alberghieri.
“Siamo grati ai nostri donatori che hanno finanziato le borse di studio per questi studenti bisognosi – ha dichiarato don Timothy Ploch, Direttore ad interim di ‘Salesian Missions’ –. I programmi educativi della Scuola Tecnica Don Bosco sono stati creati per aiutare i giovani a passare senza problemi dalla scuola al lavoro. Dal momento che i salesiani vivono nelle comunità in cui lavorano, sono a conoscenza delle condizioni del mercato del lavoro e di quali siano i settori lavorativi più vantaggiosi per l’occupazione”, ha proseguito.
Il Libano è nel mezzo di una crisi economica sempre più profonda che ha spinto più dell’80% della popolazione in condizioni di povertà. Le comunità più emarginate, tra cui anziani, bambini e rifugiati, sono state colpite in modo sproporzionato dal peggioramento delle condizioni economiche, che si ripercuotono sui servizi pubblici, tra cui l’educazione e l’assistenza sanitaria.
Inoltre, secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, il Libano accoglie oltre 1,5 milioni di rifugiati siriana. Quasi il 90% di questi vive in condizioni di estrema povertà e non ha nemmeno il necessario per soddisfare le proprie esigenze basilari. I salesiani lavorano in Libano dal 1952 e attualmente hanno due centri: quello di Al Fidar, che ospita la Scuola Tecnica “Don Bosco” e un centro giovanile; e la comunità salesiana di El Houssoun, con un oratorio e una casa di accoglienza che ospita i rifugiati cattolici sin dall’inizio della guerra in Siria.