L’evento, moderato dal prof. don Hendry Selvaraj Dominic, SDB, si è articolato attraverso quattro relazioni offerte da persone selezionate per la loro vicinanza al “Kristu Jyoti College” (KJC) e per la loro competenza accademica.
Il prof. don Shaji Joseph Puykunnel SDB, Direttore dell’Istituto di Teologia Spirituale dell’UPS, ha sviluppato il tema “Il contesto socio-politico e religioso del Nord-Est dell’India al tempo dell’arrivo dei primi missionari salesiani”. Basandosi sul rapporto statistico della missione salesiana nella regione, ha sostenuto che i primi Figli di Don Bosco seppero trasformare le varie sfide in opportunità per la crescita della Chiesa. Ha attribuito il successo dei salesiani nella missione alla strategia della loro guida, Mons. Louis Mathias, SDB, di coltivare la formazione del personale in loco.
La seconda presentazione, “La Congregazione salesiana nell’immediato secondo dopoguerra, i periodi del Vaticano e il post-Vaticano”, è stata brillantemente riassunta dal prof. don Michal Vojtáš, SDB, autore del libro “Reviving Don Bosco’s Oratory and Salesian Pedagogy after Don Bosco: From the first generation up to the Synod on Young People (1888-2018)” (Ravvivare l’Oratorio di Don Bosco e la Pedagogia Salesiana dopo Don Bosco. Falla prima generazione fino al Sinodo sui Giovani (1888-2018)). Questi ha ricordato che il mandato di Don Renato Ziggiotti come Rettor Maggiore fu caratterizzato dai suoi viaggi e dal crescente senso mondiale del carisma salesiano, nonché dal XIX Capitolo Generale della Congregazione Salesiana che introdusse sei nuovi settori nel tradizionale apostolato salesiano: parrocchia, catechesi degli adulti, apostolato della famiglia, formazione di insegnanti laici, pastorale del lavoro e comunicazione sociale.
Il terzo relatore, il prof. don Ivo Coelho SDB, Consigliere Generale per la Formazione della Congregazione Salesiana, si è soffermato sul tema “La formazione salesiana nella missione”. Ha prestato particolare attenzione alla sezione 2 del capitolo 4 del libro, intitolato “Social Involvement and Contribution to Nation-Building” (Coinvolgimento sociale e contributo alla costruzione della nazione), in quanto egli stesso interessato dal tema essendo stato studente di Teologia del KJC nel periodo 1984-1988. Ha ricordato la narrazione del quarto capitolo del libro attraverso i vari sottotitoli: La Corporazione del Servizio Sociale, la Libertà a mezzanotte e le influenze della Teologia della Liberazione, nonché il Capitolo Generale Speciale, per sottolineare che la Teologia al KJC non è rimasta confinata nelle pagine dei libri o tra le mura delle aule, ma è fluita nella vita, e a sua volta la vita è fluita di nuovo nella teologia.
Infine, il prof. don Jose Kuttianimattathil SDB, membro del Settore per la Formazione dei Salesiani, ha approfondito il tema “L’amore preferenziale e l’impegno per i poveri al centro della formazione salesiana”, sostenendo che la metodologia della formazione salesiana è un discernimento dialogico liberatorio e una metodologia a spirale.
Alla fine, al termine delle quattro ben preparate relazioni, è rimasto chiaro che l’eredità del KJC, la cui storia il Prof. Thomas Anchukandam ha così professionalmente registrato nel suo libro, risieda nel suo impegno per i poveri.
In conclusione, il moderatore ha auspicato che l’evento possa essere un punto di riferimento per portare avanti in modo critico la formazione teologica dei Salesiani in India, da parte dei tre studentati teologi salesiani presenti nel Paese (il KJC, il College Teologico del Sacro Cuore a Shillong, entrambi aggregati all’UPS; e il Centro Teologico Don Bosco a Kavarapettai, presso Chennai, affiliato alla stessa università) per rispondere alla necessità locali e formare teologi a vantaggio della comunità dei credenti in tutto il mondo!
Infine, l’autore del libro, don Anchukandam, ha indicato le ragioni per cui ha scritto il libro riassumendole nel desiderio di registrare per i posteri “gli aspetti particolarmente significativi della formazione teologica integrale impartita dal KJC, con l’enfasi posta sull’offrire agli studenti la possibilità di raggiungere i poveri nei villaggi circostanti e di impegnarsi nell’apostolato giovanile nelle varie parrocchie dell’arcidiocesi di Bangalore”.