La sessione si è aperta con i saluti e il benvenuto del Rettore dell’Università, Prof. Massimo Midiri, cui ha fatto seguito un video di presentazione istituzionale dell’ateneo siculo e l’intervento del Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione, Prof. Gioacchino Lavanco.
Questi, di fronte alla vasta platea di autorità civili, accademiche, religiose e salesiane – solo per citarne alcuni, vi erano anche Mons. Rosario Vella, Vescovo di Moramanga, in Madagascar; don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana; e don Giovanni d’Andrea, Superiore dell’Ispettoria Sicula (ISI) – ha indicato tre motivi di gratitudine della città e della popolazione siciliana verso i Figli di Don Bosco: la presenza ultracentenaria, il Corso di laurea per operatori di comunità realizzato da un decennio nel suo Dipartimento e ispirato alla pedagogia salesiana, e la persistenza dei salesiani nel rimanere tra i ragazzi e con la popolazione nelle situazioni difficili e nel lavoro quotidiano.
Successivamente la Prof.ssa Francesca Pedone, Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche, ha presentato la motivazione del conferimento della laurea, nella quale ha affermato, tra l’altro: “Facendo sua la convinzione dell’educatore San Giovanni Bosco che in ogni giovane esiste una possibilità di redenzione umana, Don Ángel Fernández Artime non ha mai dubitato di tale certezza e si è sempre adoperato perché essa venisse tradotta in scelte didattiche e comunicative, specialmente durante la fase più acuta della stagione pandemica, con la conseguente e persistente crisi dell’educazione. Aprire – egli scrive al movimento salesiano – deve essere la parola d’ordine. Aprire gli spazi, gli ambienti, le finestre della vita. Aprirci all’incontro con l’altro. Abbandoniamo tutto ciò che ci chiude, recuperiamo il senso della nostra apertura, dell’apertura del cuore. Recuperiamo la visione di un orizzonte più ampio. Tutto ciò Don Á.F. Artime lo realizza con metodo e costanza e con uno splendido accordo tra, da un lato l’amore e l’interesse per la cultura, l’umanesimo nelle sue espressioni più belle, e dall’altro lato la divulgazione di tutto questo attraverso gli strumenti mediatici, quali video, social e quant’altro”.
È seguita poi la Laudatio della Prof.ssa Alessandra La Marca, Ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale, che ha richiamato alcuni tratti specifici della pedagogia salesiana sin dai tempi di Don Bosco – come l’impegno nella formazione professionale, l’attenzione a che gli educatori si facciano volere bene dagli educandi, la visione dell’educazione esclusivamente come servizio e mai come strumento di potere, una visione integrale dei giovani e del loro potenziale… – e si è soffermata poi sull’attualizzazione della pedagogia salesiana portata avanti da Don Á.F. Artime, anche negli ambiti moderni del digitale e dell’ecologia integrale. Quindi, parlando del Rettor Maggiore, ha affermato che egli “emerge come figura esemplare per quanti sono già laureati o stanno per laurearsi nel corso di laurea in Scienze Pedagogiche”.
Dopo l’effettiva proclamazione, ha preso la parola anche Don Á.F. Artime che ha offerto alcuni esempi dei successi della pedagogia salesiana riscontrati in tutto il mondo: tra i ragazzi di strada delle Filippine, con le giovani vittime di violenza in Sierra Leone, o tra i bambini soldato in Colombia.
Infine, ha consegnato la sua Lectio Magitralis, dal titolo: “La pedagogia salesiana tra attualità e futuro”, passando brevemente in rassegna 10 tratti che la caratterizzano.
Il testo completo della Lectio Magistralis è disponibile qui.
Il video della cerimonia resta a disposizione sul canale YouTube dell’Università di Palermo.