Tutta la comunità accademica, il personale, gli studenti, i docenti e i residenti sono coinvolti – in modo fattivo – in questo percorso e a una sempre più attenta cura della “Casa Comune”.
Una visione rinnovata del rapporto tra uomo e natura, che non riguarda solo la riduzione della plastica o l’impiego di fonti rinnovabili, ma anche lo spreco alimentare, il cambiamento climatico e la mobilità sostenibile.
In un momento di grande siccità e fenomeni naturali straordinari, l’ateneo salesiano rinnova con coraggio il suo impegno a tutela del Pianeta, come ha ricordato recentemente anche Papa Francesco, puntando a migliorare sempre di più le azioni quotidiane di tutti i membri della comunità educativa al fine di promuovere una nuova “cultura ecologica”.
“Possiamo sicuramente affermare di essere, a tutti gli effetti, un’Eco-comunità” affermano dall’UPS.
L’UPS, una realtà d’eccellenza dell’educazione superiore salesiana, conta 1.726 allievi, 228 docenti e vede rappresentate al suo interno ben 97 nazionalità. L’UPS ha anche aderito alla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.
Nel perseguimento del suo percorso di efficientamento l’UPS lavora lungo tre direttrici: l’installazione degli impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici e di colonnine di ricarica elettrica; l’efficientamento delle centrali termiche; l’implementazione di un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) conforme ai requisiti della norma internazionale UNI EN ISO 50001:2018, che fornisce alle organizzazioni riferimenti e parametri per il risparmio economico e l’utilizzo dell’energia nella maniera più efficiente possibile.
Fonte: Unisal