L’evento ha avuto luogo nelle strutture peschiere di Cojimíes e vi hanno partecipato, alcune in presenze, altre in video-conferenza, numerose personalità.
Nel suo intervento don Juan Cárdenas, Rettore dell’Università Politecnica Salesiana; ha sottolineato il carattere collaborativo e innovativo del progetto, sviluppato in modo cooperativo con coloro che fanno parte del territorio. “Il nostro compito, come università, non è solo fornire formazione, che riguarda la formazione direttamente professionalizzante, ma di educare veramente, di aiutare le persone a costruire la loro missione nella vita, in modo che avremo individui capaci di adempiere al loro ruolo sociale”, ha detto.
Da parte sua, Caterina Bertoloni, ambasciatrice italiana in Ecuador ha fatto riferimento all’impatto sociale e ambientale del progetto, che contribuirà alla riduzione degli effetti del cambiamento climatico e alla promozione dell’occupazione delle donne e dei giovani nel settore della pesca artigianale a Manabí. Il dott. Sergio Trevisani, funzionario della pubblica amministrazione del comune di San Benedetto del Tronto, che era accompagnato dagli alleati strategici del progetto, ha espresso la sua gioia per l’inizio del progetto; mentre Agustin Zimmerman, Funzionario della FAO, ha fatto riferimento alla sua importanza, in quanto allineato agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile e agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Quindi Jéssica Quiñonez, rappresentante delle comunità beneficiarie ha segnalato che “una delle qualità di noi pescatori è la pazienza, dal momento che nessuno potrebbe pescare con rabbia. Siamo forti e coraggiosi, questo progetto apre un orizzonte di speranza e ci motiva a continuare nella lotta. Siamo pescatori sin dalla nascita, usciamo in mare con il bello e il brutto tempo, per amore della nostra famiglia. So che questo progetto sarà un successo e attraverserà le frontiere”.
Infine, il Prefetto di Manabí, Leonardo Orlando, ha ringraziato l’Università Politecnica Salesiana per la realizzazione di questo progetto e ha messo a disposizione le risorse necessarie e il sostegno istituzionale.
In questa prima fase il progetto prevede di attivare un modello innovativo di governance partecipativa che coinvolgerà nel settore della pesca artigianale le comunità peschiere situate lungo l’estuario del fiume Cojimíes, La Chorrera e Canoa. Allo stesso tempo, attraverso la partecipazione dell’Università di Ferrara e dell’Università Politecnica Salesiana, saranno sviluppati e implementati piani per la riduzione dell’impatto ambientale del settore della pesca e dell’acquacoltura nei territori di intervento, introducendo l’innovazione tecnologica e promuovendo l’aggregazione di conoscenze scientifiche e aziendali per la creazione di un sistema di riferimento per il settore della pesca.
Gli alleati strategici di questa proposta sono: l’Università Politecnica Salesiana, le autorità municipali di Manabí, il Comune di Pedernales, il Comune di San Benedetto del Tronto, l’agenzia “Terra Di Siena Lab”, la Cooperativa “Blu Marine Service”, l’Università di Ferrara e la ONG “COSPE”.
