L’Africa ci sta facendo un richiamo ad essere più attenti nei suoi confronti: spesso ne sono evidenziati solo gli aspetti negativi: guerre, fame, malattie… Ma l’Africa è soprattutto un continente giovane, con una varietà inimmaginabile di paesaggi, etnie, lingue… I missionari salesiani e i Salesiani autoctoni lavorano nella maggior parte dei Paesi del continente per contribuire allo sviluppo della popolazione grazie all’educazione.
L’Africa è la culla dell’umanità, il terzo continente più esteso del pianeta e quello con il maggior numero di Paesi: 54. Abitato da oltre 1,2 miliardi di abitanti, è anche il continente più giovane del pianeta. Eppure di questa parte del mondo normalmente si riportano solo guerre, malattie, siccità, fame e corruzione. Eppure l’Africa ha tutti i tipi di risorse naturali, una media di 6 figli per famiglia, ci sono più di 3.000 diversi gruppi etnici e più di 1.500 lingue parlate… Questa è la più grande ricchezza dell’Africa: la sua gente.
Negli anni ‘70 i Salesiani realizzarono il “Progetto Africa”, che ha significato l’azione più importante portata avanti dalla Chiesa in questo continente. La Congregazione è passata dall’essere presente in 6 paesi ad esserlo in 43. Oggi in Africa ci sono oltre 1.200 Salesiani, 100 scuole, 80 Centri di Formazione Professionale, 29 centri di accoglienza per bambini a rischio, 200 oratori-centri giovanili, 7 centri per il lavoro con i rifugiati, 10 ospedali o dispensari medici e 4 radio comunitarie. E sono solo alcuni dei dati dell’azione dei Salesiani in Africa.
In alcuni Paesi, come nella Repubblica Democratica del Congo, i Salesiani lavorano a fianco della popolazione da oltre un secolo, perché questa è la base del lavoro dei missionari: stare con chi ha bisogno di aiuto. Ci sono state guerre, epidemie, carestie e disastri naturali, ma i Salesiani sono sempre rimasti.