La giornata focalizza l’attenzione sull’importanza di un’acqua sicura e pulita e si batte per una gestione sostenibile delle risorse di acqua dolce. Oltre a ricordare la popolazione mondiale che soffre a causa di problemi legati all’acqua, la giornata invita anche ad agire e a prepararsi alla gestione dell’acqua in futuro.
Ogni anno, “U.N.-Water” stabilisce un tema per la Giornata Mondiale dell’Acqua che corrisponde a una sfida attuale o futura. Il tema per il 2025 - “La conservazione dei ghiacciai” - si concentra sulla mitigazione dei cambiamenti climatici e su come fronteggiare la perdita dei ghiacciai per proteggere le comunità e gli ecosistemi.
Secondo le Nazioni Unite, 2,2 miliardi di persone vivono ancora senza acqua potabile e gestita in modo sicuro. Tra queste, 115 milioni bevono acque di superficie. Inoltre, circa la metà della popolazione mondiale vive una grave carenza d’acqua per almeno una parte dell’anno.
“Salesian Missions ha fatto dei progetti per l’acqua pulita una priorità nei Paesi di tutto il mondo, per rispondere alla necessità di acqua fresca e pulita per bere, cucinare e per altri usi quotidiani – ha dichiarato don Michael Conway, Direttore della Procura di New Rochelle –. L’iniziativa ‘Acqua Pulita’ di ‘Salesian Missions’ si impegna nella costruzione di pozzi e nella fornitura di acqua fresca e pulita. Ciò costituisce una priorità assoluta in ogni comunità di ogni Paese in cui i missionari salesiani lavorano”.
Tra i progetti condotti da “Salesian Missions” in tutto il mondo merita di essere ricordato quello realizzato presso la Scuola Superiore “Don Bosco Ngozi”, in Burundi, dove si sta lavorando per completare un progetto igienico-sanitario grazie all’iniziativa “Clean Water Initiative”. La scuola conta attualmente 1.248 studenti, ma non è riuscita a tenere il passo con la modernizzazione. Così, di fronte a un aumento del numero degli studenti, non è stato possibile aumentare contestualmente anche il numero dei bagni.
Il progetto “Strutture igieniche pulite per un grande sorriso” garantirà l’installazione di strutture idriche, canali per le acque reflue e altri servizi necessari per garantire che le strutture siano pulite, sicure e igieniche. I lavori, già a luglio scorso, risultavano essere già per metà completati.
I salesiani di Korr, città desertica di Chalbi in Kenya, stanno costruendo dei pozzi, uno dei quali è stato già completato, grazie al finanziamento della Procura Missionaria salesiana di Torino, “Missioni Don Bosco”. Il progetto prevede l’installazione di pompe solari, tubature e un serbatoio da 20.000 litri. I pozzi d’acqua miglioreranno la qualità della vita e la salute di oltre 800 famiglie.
“Costruiamo insieme un futuro in cui l’accesso all’acqua non sia più un privilegio, ma un diritto garantito a tutti”, ha affermato uno dei salesiani che lavora in questa zona.
In Uganda, invece, i salesiani dell’opera “Don Bosco Children and Life Mission” (Don Bosco CALM) di Namugongo, a nord-est di Kampala, hanno ottenuto il finanziamento di un sistema di raccolta dell’acqua piovana, sempre grazie all’“Iniziativa Acqua Pulita” di “Salesian Missions”.
Il nuovo sistema idrico, completato nel mese di giugno 2024, ha garantito acqua pulita e affidabile – disponibile per bere, per cucinare e per l’igiene personale – ai 558 studenti della scuola salesiana, al personale, agli altri membri del campus e agli abitanti della comunità vicina. Il nuovo sistema è anche in grado di garantire che il campus non si allaghi più in caso di forti piogge, controllando l’impatto dell’acqua che scorre sul terreno. Inoltre, con l’aggiunta del nuovo sistema, i salesiani risparmiano sulle costose bollette dell’acqua e possono reinvestire il denaro nella scuola.
Okori Timothy è uno dei bambini che hanno beneficiato del progetto. “Prima del nuovo sistema idrico, io e i miei amici facevamo fatica ad avere l’acqua necessaria per lavare i vestiti e per fare il bagno; e durante la stagione delle piogge era difficile giocare perché il campo si allagava. Questo nuovo sistema idrico sta risolvendo entrambi i problemi. Abbiamo l’acqua necessaria e possiamo usare il campo per giocare e stare con i nostri amici”.
Anche giovani del centro salesiano “Don Bosco Makululu”, in Zambia, possono contare ora su dell’acqua fresca e pulita, grazie all’operazione umanitaria “Clean Water Initiative”.
Il progetto ha previsto la trivellazione di un nuovo pozzo e l’acquisto dell’acciaio necessario per un nuovo serbatoio d’acqua. Quest’ultimo viene collegato al sistema idrico esistente, in modo che anche quando manca la corrente, che può scarseggiare fino a 16 ore al giorno, i salesiani possono utilizzare la pompa dell’acqua e l’energia solare per garantire l’accesso all’acqua potabile.
L’intera area in cui si trova il centro salesiano soffre di condizioni sanitarie precarie, tra cui una fornitura idrica inadeguata, un cattivo drenaggio e una scarsa qualità dell’aria. Quest’area dello Zambia è stata, infatti, anche colpita da frequenti periodi di siccità. La nuova risorsa idrica, invece, consente ai salesiani di garantire ai giovani dei loro programmi e delle loro scuole l’acqua di cui hanno bisogno.
