Mons López Romero è nato il 19 maggio 1952 a Vélez-Rubio, in Andalusia, Spagna. Ha svolto il noviziato a Godelleta, emettendo la prima professione il 16 agosto 1968. Quindi ha studiato Filosofia e Teologia a Barcellona, città nella quale ha anche emesso la professione perpetua, il 2 agosto 1974; dove è stato ordinato sacerdote, il 19 maggio 1979; e dove ha anche ottenuto, nel 1982, una Licenza in Scienze dell’Informazione, sezione Giornalismo, presso l’Università Autonoma di Barcellona.
Ha servito la Congregazione Salesiana in molteplici maniere e realtà geografiche: subito dopo l’ordinazione si occupato della Pastorale con gli emarginati, presso Barcellona; è stato Direttore del Bollettino Salesiano del Paraguay (1991-92); poi Superiore di tre diverse Ispettorie: Paraguay (1994-2000), Bolivia (2011-2014), e Spagna-Maria Ausiliatrice (2014-2017). E nel mezzo, dal 2003 al 2011, ha maturato anche l’esperienza di Direttore della Comunità, della pastorale parrocchiale e scolastica nel Centro di formazione professionale a Kénitra, Marocco. Proprio in virtù di questo suo servizio, e delle buone relazioni da lui intessute con i leader religiosi cristiani e musulmani presenti in Marocco, il 29 dicembre 2017 Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo di Rabat.
In tale veste ha accompagnato il Santo Padre durante tutto il suo viaggio apostolico in Marocco, nello scorso mese di marzo.
Nella giornata della sua nomina, in cui la liturgia ha ricordato “Quanto più sei grande, tanto più fatti umile” (Sir 3, 18), mons. López Romero ha scritto sulla sua pagina Facebook:
“Cari amici... Avrei voluto rispondere a tutti i messaggi che ho ricevuto... Ma mi arrendo: sono tantissimi! Desidero pertanto ringraziarvi per tutte le congratulazioni e i segni di affetto attraverso questo messaggio collettivo.
Vorrei che ogni saluto diventasse una preghiera per il Papa, per la Chiesa, per questa diocesi di Rabat e per me.
Ringrazio Papa Francesco per la deferenza che mi ha mostrato e intendo continuare a servire la Chiesa aiutandola con tutto ciò di cui ha bisogno.
Ribadisco quanto ho già spiegato quando sono stato nominato vescovo: il mio titolo e diploma di maggior categoria è quello di essere “figlio di Dio”, e l’ho ottenuto con il battesimo. Io sono in cima (come la maggior parte di voi); non posso salire o essere promosso, perché più di un figlio di Dio non si può essere.
Essere vescovo, sacerdote, cardinale, Papa... Non è altro che un servizio concreto reso alla Chiesa e nella Chiesa... Ma non mette al di sopra di nessuno.
Pregate per me, che è cosa buona e di cui ho bisogno e che mi farà molto bene... La responsabilità che ho ricevuto mi trabocca e mi supera, ma conto su Colui che ha iniziato la sua opera in me, per portarla a buon esito.
Venga il Tuo regno!”
Sul sito della Sala Stampa della Santa Sede sono disponibili l’elenco e le biografie anche degli altri cardinali nominati ieri da Papa Francesco.
