A don Aldo Giraudo, docente di Storia Salesiana presso l’Università Pontificia Salesiana, è toccato il compito di scaldare l’assemblea con il primo incontro dal tema: “La Santità alla scuola di Don Bosco”.
"Domenico Savio si ritrova con il cuore incendiato per la predica di Don Bosco. Non solo voleva farsi santo, ne aveva proprio bisogno" ha affermato il relatore.
Partendo da questa analisi della vita del Santo quali sono i segreti che ci ha lasciato in eredità? Quattro gli spunti offerti dall’analisi di don Giraudo. Innanzitutto il desiderio di “Darsi a Dio” per tempo e con totalità che nasce dall’idea; secondo elemento, che sia facile farsi santi. Un cammino che va poi sostenuto con un cammino di ascesi personale ed apostolica così da poter sperimentare il quotidiano nel vivere alla presenza di Dio.
Nella testimonianza di don Damir Stojic, salesiano delle Croazia, è stata raccontata una esperienza pastorale concreta rivolta ai giovani universitari e che incarna uno dei diversi modi oggi di rendere attuale il "Buoni Cristiani ed Onesti Cittadini" di san Giovanni Bosco.
Il pomeriggio è stato dedicato alla visita dei luoghi della santità: tra Valdocco, Cottolengo, Oratorio della Marchesa Barolo e le vie d’intorno, un vero e proprio itinerario non solo cittadino, ma spirituale per poter entrare, con l’animo dei pellegrini, nei segreti delle storie di santità che ci hanno preceduto.
Ritornando nel teatro, a conclusione di questa bella esperienza divisa per gruppi linguistici, il gruppo dei partecipanti è stato atteso da don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, con un intervento dedicato alla santità nella Famiglia Salesiana.