Nel contesto socio-economico che il Venezuela sta vivendo la testimonianza di questo Salesiano missionario non va dimenticata. Molti si sono chiesti in questi giorni: qual è stato il segreto della sua lunga vita? Bastava vederlo: sorridente, ottimista, allegro. “Solo Dio e Maria Ausiliatrice conoscono la vita di don Berno, le difficoltà e il sacrificio di un missionario… La sua vita è una testimonianza di fedeltà, di donazione, di sofferenza, ma di immensa felicità” ha scritto di lui un suo exallievo.
Eppure la stessa crisi socio-economica venezuelana ora ha raggiunto anche i cimiteri: nemmeno i morti riposano più in pace!
Negli ultimi mesi il pantheon dei Salesiani nel Cimitero Generale è stato profanato due volte. Le tombe dei Salesiani sono state aperte e saccheggiate.
“Data la situazione e la mancanza di risposta da parte delle autorità del cimitero nel garantire la sicurezza delle spoglie, i corpi dei Salesiani defunti sono stati riesumati. Quindi, grazie alla collaborazione della famiglia Valles, i resti mortali dei salesiani sono stati trasferiti in una camera ardente, dove è stata celebrata un’Eucaristia di riparazione. Successivamente, tutti i corpi sono stati cremati e depositati in piccole urne” hanno informato i Salesiani del Venezuela.
“Sono state 41 le tombe salesiane profanate – ha spiegato don Timothy Ploch, Consigliere regionale per l’Interamerica –. Non si conosce il motivo, se è per semplici furti o per motivi religiosi; la verità è che si è chiesto alle autorità di aver cura dei cimiteri, ma non ci sono state risposte. Perciò sono state raccolte tutte le ossa, è stata fatta l’identificazione di ogni Salesiano e alla fine sono stati cremati. E in una solenne cerimonia religiosa sono stati deposti nella parrocchia Don Bosco”.
I funerali di don Berno, presieduti nella parrocchia Don Bosco di Altamira da mons. Raúl Biord, vescovo di La Guaira, hanno offerto l’opportunità per la traslazione. I resti di don Berno sono stati cremati insieme a quelli dei 41 Salesiani le cui tombe erano state profanate e le urne cinerarie sono state poste all’ingresso principale del tempio, ai piedi della Vergine Maria Ausiliatrice.
Ora, finalmente, possono riposare in pace!