RMG – SDB Ispettorie: l’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo (POR)

25 Febbraio 2025

(ANS – Roma) – Fu nel 1894 che prese avvio l’opera salesiana in Portogallo, con l’arrivo di tre salesiani inviati dall’Italia dall’allora Rettor Maggiore, Don Michele Rua. Essi assunsero la gestione di una casa di educazione già esistente: l’istituto per orfani “São Caetano” di Braga. In breve tempo, i Figli di Don Bosco diffusero il loro carisma in altri territori lusitani. Così, 16 anni dopo, avevano già case a Lisbona, Porto, Viana do Castelo, nelle Azzorre, a Macao e anche missioni di Tanjor (India), a Meliapor (sempre in India) e in Mozambico.

Eretta come Ispettoria nel 1902, la presenza salesiana in Portogallo subì un brusco stop nel 1910, a causa della rivoluzione che rovesciò la monarchia e inaugurò il regime repubblicano, all’epoca fortemente antireligioso. Di conseguenza, tutte le congregazioni religiose furono espulse e le loro proprietà confiscate dallo Stato.

A partire dal 1920 la situazione politica cambiò e le relazioni dello Stato con la Chiesa migliorarono. Iniziò così anche la restaurazione della presenza salesiana. Costituita di nuovo come Visitatoria nel 1923 e riconosciuta canonicamente come Ispettoria nel 1938, essa si rafforzò sempre più, prima a Lisbona, poi in tutto il Paese e anche nei suoi vasti territori d’oltremare: Capo Verde, Mozambico, India (Goa), Macao e Timor Est. Questa espansione durò fino alla fine degli anni ‘60. In questo “periodo d’oro”, l’Ispettoria contava 348 salesiani con 23 presenze, distribuite in sette diversi territori geografici distanti tra loro anche migliaia di chilometri.

Negli anni ‘70, a causa dell’evoluzione della società, iniziò in Europa un periodo di forte ripiegamento religioso, con effetti negativi sulla Chiesa e sulla Congregazione, aggravati in Portogallo da gravi sconvolgimenti sociali e politici. Di conseguenza, si verificò un notevole calo delle vocazioni.

A partire dagli anni ‘80, le case salesiane di Timor Est vennero aggregate ad un’altra Ispettoria orientale. E nel 2006, anche quelle in Mozambico divennero una Visitatoria. In questo modo, l’Ispettoria portoghese ha assunto la fisionomia attuale, concentrata in Europa e a Capo Verde.

Attualmente

Attualmente, l’Ispettoria del Portogallo è composta da 10 comunità religiose. I salesiani sono 85, di cui 55 sacerdoti, 14 coadiutori, 2 diaconi permanenti e 14 chierici.

L’Ispettoria POR si è anche aperta ad una collaborazione reciproca con le circoscrizioni di Timor Est, Angola, Mozambico e Congo, accogliendo alcuni dei loro giovani salesiani in formazione e al contempo beneficiando del loro lavoro educativo-pastorale.

Le 10 presenze sono distribuite dal nord al sud del Paese, compreso l’arcipelago di Madeira, e una presenza è situata anche in pieno Oceano Atlantico, a Capo Verde, sull’isola di San Vincenzo. La casa “Don Bosco” di Lisbona è la sede ispettoriale.

Delle sue opere, 7 ospitano delle scuole: cinque situate sul territorio continentale, una sull’isola di Madeira e una a Capo Verde, e complessivamente formano ed educano un totale di circa 10.000 alunni. Le attività extrascolastiche, che si svolgono in quasi tutte le presenze, sono frequentate in totale da circa 9.000 bambini, giovani e adulti. E centinaia di bambini e giovani, insieme a loro familiari, godono anche del sostegno dei Servizi Sociali Salesiani, presenti in 6 di queste case.

La missione salesiana in Portogallo e Capo Verde comprende anche 11 parrocchie, 8 oratori/centri giovanili e 6 centri di servizio per l’azione sociale.

La Famiglia Salesiana nel Paese comprende, infine, oltre ai Salesiani di Don Bosco, anche le Figlie di Maria Ausiliatrice, i Salesiani Cooperatori, i membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, gli Exallievi, le Volontarie di Don Bosco e i membri di Canção Nova.

InfoANS

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