Italia – Cerimonia di dedicazione della chiesa dell’oratorio di San Cataldo, a 100 anni esatti dall’avvio delle attività

21 Gennaio 2025

(ANS – San Cataldo) – Sabato scorso, 18 gennaio 2025, la Comunità Educativo-Pastorale e l’intera Famiglia Salesiana di San Cataldo, in Sicilia, hanno vissuto l’emozionante momento della “Dedicazione della Chiesa dell’Oratorio”.

L’Oratorio Salesiano aperto a S. Cataldo in Sicilia l’8 dicembre u.s. (i Salesiani vi erano giunti due giorni prima), fin dal primo giorno accolse 250 ragazzi, splendida prova dell’attesa e dell’entusiasmo con cui era sospirata e fu salutata quella nuova fondazione.

Era, quindi, conveniente che se ne celebrasse con special cerimonia l’inaugurazione ufficiale. Ciò avvenne nel pomeriggio del 18 gennaio, con intervento del R. Prefetto della Città di Caltanisetta, del Questore, del Viceprefetto, del Regio Commissario e dei Notabili del Municipio, del Vicario Foraneo Can. Cammarata, del Can. Pagano, Presidente della Cassa Operaia, e di tutta l’Amministrazione, del rev.mo Clero coi Parroci e un popolo immenso.

Fu una cerimonia davvero imponente: e quel giorno i ragazzi salirono a più di 500.

Al mattino celebrò per loro S.E.R. Mons. Jacono, Vescovo diocesano, e più di 250 si accostarono alla S. Comunione.

Benedica Iddio con preziosi frutti di elevazione religiosa e morale il nuovo centro di formazione giovanile”.

Così si legge nel “Bollettino Salesiano” del marzo 1925.

A distanza di cento anni esatti, dunque, è stato celebrato nella gioia e nella gratitudine il signinficativo anniversario. Alla presenza di Mons. Antonino Migliore, Vescovo emerito di Coxim, in Brasile, dell’Ispettore dei Salesiani di Sicilia, don Giovanni D’Andrea, di diversi salesiani e sacerdoti del Clero locale, di alcune Figlie di Maria Ausiliatrice sancataldesi, del sindaco della città, Avv. Gioacchino Comparato, e di diversi assessori, Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta - ragusano come il Vescovo di cento anni fa, Mons. Iacono - ha presieduto il solenne rito, proclamando la preghiera di dedicazione cui hanno fatto seguito i suggestivi riti esplicativi dell’unzione dell’altare e delle pareti della Chiesa, dell’incensazione e dell’illuminazione.

Il toccante e partecipato rito si è concluso con la firma degli “Atti della dedicazione” e con la scopertura di una lapide marmorea posta a perenne memoria della consacrazione.

Anche questo significativo evento si inserisce nell’ampio programma di festeggiamenti per la celebrazione del centenario di presenza salesiana a San Cataldo, “per rilanciare sempre più – come ha ribadito Mons. Russotto durante l’omelia – il senso e il carisma di Don Bosco in questa amata città di San Cataldo, che è davvero salesiana”.

“In questo primo secolo di storia – ha continuato il Vescovo – la presenza del carisma di Don Bosco è stata una grazia, una ricchezza, per la città di San Cataldo che ha dato tante, numerosissime vocazioni, non solo ai Salesiani di Don Bosco, ma anche alle Figlie di Maria Ausiliatrice; cioè, ha dato tanti giovani, uomini e donne, al servizio di Dio nell’unica Chiesa. Ed è una gioia, per me, vedere fra i salesiani presenti anche salesiani sancataldesi. È una gioia, è una gioia, perché questa città merita molto di più, ancora di più, e ha bisogno del carisma di Don Bosco”.

Insieme all’incenso bruciato sull’altare, sono salite al Signore le preghiere di tutti i presenti, perché tutta la cittadinanza possa continuare a “guardare il passato con gratitudine, vivere il presente con passione, abbracciare il futuro con speranza”.

Luciano Arcarese 

InfoANS

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