India – Un’indagine della parrocchia di Satgaon rivela le tendenze migratorie: Mumbai in cima alle destinazioni, Boldampara in testa ai villaggi di origine

08 Gennaio 2025

(ANS – Guwahati) – Uno studio sulla popolazione migrante nella parrocchia di Satgaon, nell’Ispettoria di Guwahati, ha rivelato le tendenze della comunità. Secondo l’indagine, 1.596 persone della parrocchia di Satgaon, 932 maschi e 664 femmine, sono emigrate in varie parti del Paese per motivi di lavoro.

Il 4 gennaio 2025 è stata organizzata nella parrocchia la Seconda Giornata dei Lavoratori Migranti, sul tema “Partire sicuri, rimanere sicuri”. Don Ignatius Gari, Direttore associato dell’ONG e opera salesiana “Bosco Reach Out” e coordinatore per i lavoratori migranti dell’Ispettoria di India-Guwahati (ING), ha preso parte all’evento, alla presenza di circa 200 lavoratori migranti.

Don Albert Thyrniang, il parroco, ha condiviso i risultati di un’indagine completa condotta in tutti i 31 villaggi della parrocchia di Satgaon tra maggio e settembre 2024. I risultati dell'indagine hanno fornito una comprensione approfondita delle tendenze migratorie all’interno della parrocchia. Mumbai è emersa come la destinazione più popolare, attirando 782 lavoratori, seguita da Bangalore con 274 e Kerala con 96. Tra i villaggi di provenienza, Boldampara (141 migranti) è in cima alla lista, seguita da Rengthama No. 14 (125), Jalpara A (114) e Satgaon (107).

La distribuzione per età dei migranti ha rivelato modelli interessanti: 501 persone hanno tra i 21 e i 25 anni, 388 tra i 26 e i 30 anni, 322 tra i 36 e i 40 anni, 199 tra i 31 e i 35 anni e ben 255 tra i 18 e i 20 anni. In termini di occupazione, la maggior parte lavora in azienda (453), come collaboratori domestici (263), nei ristoranti (141) o in altri ruoli domestici (102). Inoltre, 352 migranti non hanno rivelato il loro tipo di occupazione.

Durante l’evento, i lavoratori migranti hanno condiviso le loro esperienze personali, facendo luce sulle sfide della separazione prolungata dalle famiglie e sugli aspetti positivi del loro lavoro.

Nel suo discorso, don Gari ha evidenziato la missione e le attività dell’ONG salesiana “Don Bosco for Migrants” (DB4M), un’organizzazione salesiana di portata nazionale che collabora con varie agenzie per sostenere i lavoratori migranti. Ha quindi illustrato le questioni chiave che riguardano i migranti, tra cui le cause della migrazione, le pratiche migratorie sicure, le sfide e i rischi e i diritti dei lavoratori migranti. Infine, il salesiano ha anche sottolineato l’importanza di avere e conservare dei risparmi, della formazione professionale e della conoscenza delle opportunità di formazione offerte da “Bosco Reach Out” e da altre agenzie che sostengono i migranti e le fasce sociali più bisognose.

Anche diverse personalità ecclesiastiche e invitati locali hanno parlato all’incontro. Essi, pur lodando i migranti per la loro dedizione al sostegno delle famiglie, hanno messo in luce anche gli aspetti più controversi, esprimendo preoccupazioni per alcune tendenze, come l’abbandono della scuola e dell’università, la migrazione minorile e l’impatto della separazione familiare, con i membri che spesso vivono in luoghi diversi.

Fonte: Don Bosco South Asia 

InfoANS

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