Avrebbe potuto scegliere qualsiasi altro scenario, ma ha voluto che fosse a casa. Dove ha potuto abbracciare, uno per uno, tutti i parenti, gli amici, i vicini e gli exallievi che hanno riempito il Museo Marittimo della sua città natale e hanno voluto farsi fotografare con lui. Così, il cardinale Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, ha voluto ricevere questo così significativo omaggio.
Il titolo di Figlio prediletto delle Asturie, secondo la Legge che regola le Onorificenze e le Distinzioni, è infatti riservato a quelle persone che, nate nel Principato spagnolo, “si sono distinte per i loro meriti rilevanti, in particolare per i servizi resi a favore della comunità autonoma, e godono di alto prestigio e considerazione generale”.
Il 7 giugno scorso il Consiglio direttivo aveva deciso di concedere questo riconoscimento al Card. Fernández Artime “per il suo importante lavoro socio-culturale e i suoi servizi a favore della comunità”. Mentre la cerimonia di consegna, che si sarebbe dovuta svolgere l’8 settembre scorso, in occasione della Giornata delle Asturie, ha avuto luogo solo il 14 ottobre dati gli impegni pregressi del porporato.
Se c’è una parola che il Card. Á.F. Artime ha ripetuto nel suo intervento, è stata “grazie”, in primo luogo a tutti “coloro che hanno reso possibile l’evento”. Il “grazie” di un “credente, salesiano, vescovo e cardinale” che “contribuisce con quello che può, dalla sua posizione”, e che in una giornata come quella di ieri ha cercato di “creare cittadinanza, legami, umanità”, consapevole che anche altri fanno lo stesso dalle loro posizioni, “con grande e assoluto rispetto”. Perché, ha detto, “siamo brave persone”.
Proseguendo il suo discorso, il Cardinale ha aggiunto. “Noi di Luanco siamo un po’ esagerati, siamo un po’ presuntuosi, i vicini ci chiamano non a caso ‘fatos’”, ha scherzato il salesiano, dopo aver sentito gli elogi che gli sono stati rivolti. Poi ha ricordato la telefonata che gli fece Barbón per annunciare il riconoscimento. “Il Presidente mi ha chiamato per sapere se avrei accettato il riconoscimento di ‘Figlio Prediletto delle Asturie’, e gli ho risposto: ‘Chi non accetterebbe una cosa del genere?’. Lo ringrazio davvero di cuore”, ha insistito.
Successivamente, ha anche rivendicato “l’umiltà di riconoscere che abbiamo ricevuto gratuitamente la maggior parte di ciò che siamo (...) Da dove siamo nati, dalla famiglia, dall’educazione che abbiamo ricevuto… Il luogo in cui sono nato mi ha segnato; il mare, il nostro mare mi ha segnato; le persone che mi hanno visto crescere mi hanno segnato. Mi ha segnato questo villaggio, che frequento sempre di più perché mi attrae molto, perché è un’oasi dove ci si ricarica. Io sono il frutto di tanto che ho ricevuto e di un po’ del mio che ci ho messo”, ha dichiarato.
Dopo aver salutato personalmente l’ordinario locale, l’Arcivescovo di Oviedo, Mons. Jesús Sanz, anch’egli presente alla cerimonia, il porporato salesiano ha ceduto il microfono al Presidente delle Asturie, Adrián Barbón, che ha elogiato l’atteggiamento del Card. Á.F. Artime.
I complimenti del Presidente sono stati molti e i ringraziamenti sono stati reciproci. Barbón ha insistito sul fatto che il Cardinale – il ragazzo che ha lasciato Luanco, la sua famiglia e il mare per studiare in una scuola salesiana, che decise di diventare sacerdote e salesiano, che ha servito la Congregazione e la Chiesa, che ha collaborato a Buenos Aires con l’allora Arcivescovo Jorge Mario Bergoglio, è diventato il X Successore di Don Bosco e, a partire dal settembre 2023, è divenuto il settimo cardinale asturiano della storia – “soddisfa tutti i requisiti per essere un Figlio Prediletto delle Asturie”.
Ha elogiato la sua “semplicità e vicinanza”. “Tutti noi che abbiamo una responsabilità pubblica, a qualsiasi livello, dovremmo impegnarci in questo. Spesso l'esercizio di un'alta carica impone un'inutile arroganza che serve solo ad allontanarci dagli altri; ad allontanarci, appunto, dalle persone che dovremmo servire … Per tutto questo è invece consigliabile un radicamento che ci metta di fronte alla realtà e ci riconcili con l'umiltà”. In tal senso Barbón ha osservato che il Card. Fernández Artime “predica con l’esempio”.
In questa giornata, il Presidente delle Asturie ha esortato “a recuperare ciò che ci unisce, alla comprensione e all’intesa reciproca… E penso che poche cose possano unirci più del riconoscimento di coloro che ci rendono migliori con il loro lavoro. A quelle persone che, come il cardinale Ángel Fernández Artime, portano sempre con sé il nome delle Asturie, senza mai dimenticare le loro origini, il loro buon porto di origine, il luogo in cui hanno indossato per la prima volta i sandali da pesca”, ha concluso.