La sessione mattutina è iniziata con un tema ispiratore introdotto da don Joebeth Vivo, Coordinatore del SYS: “Entriamo a far parte del sogno”. Egli ha condiviso un messaggio avvincente sull’influenza degli ambienti e delle persone che ci plasmano. Riflettendo sulla vita di Don Bosco, don Vivo ha sottolineato come Don Bosco, nonostante abbia sofferto molto in gioventù, è riuscito a trasformato le sue difficoltà in una forza positiva. Invece di essere schiacciato dalle avversità, Don Bosco scelse di essere un “produttore costruttivo”, affidandosi completamente a Dio per guidare la sua missione. Questo tema è risuonato profondamente nelle teste e nei cuori dei partecipanti, esortandoli a considerare le proprie sfide come opportunità di crescita e di servizio.
Don Francisco Cervantes, in rappresentanza del Settore di Pastorale Giovanile, ha poi presentato il sito web ufficiale del Sinodo, www.sys2024.org, e ha incoraggiato i partecipanti a utilizzare le risorse disponibili non solo durante il Sinodo ma anche in seguito. Li ha invitati a organizzare eventi che possano coinvolgere e ispirare i giovani nelle loro regioni, estendendo l’impatto del Sinodo ben oltre l’incontro immediato.
In seguito, don Cervantes ha guidato i giovani in una sessione di preghiera riflessiva basata sul passo evangelico dei discepoli di Emmaus (Luca 24:13-35). I partecipanti si sono raggruppati in tre per una “camminata verso Emmaus”, durante la quale hanno riflettuto sul Vangelo e hanno condiviso esperienze personali: sia i momenti in cui hanno percepito la presenza di Dio nella loro vita, sia i loro momenti di dubbio. Questo esercizio ha favorito profonde connessioni spirituali tra i partecipanti, incoraggiandoli a sostenersi a vicenda nel loro cammino di fede.
Dopo la sessione mattutina, i giovani rappresentanti di tutto il mondo hanno intrapreso una visita guidata del Colle Don Bosco, ammirando i luoghi della casa d’infanzia di Don Bosco e la maestosa Basilica. Per molti è stata la prima visita al Colle, e trovarsi nel luogo in cui Don Bosco nacque e crebbe li ha profondamente commossi. L’esperienza, inoltre, ha permesso loro di entrare in contatto più intimamente con la vita di Don Bosco e con il suo sogno che ha continuato a ispirare le generazioni.
Nel primo pomeriggio, don Vivo ha esortato i delegati a studiare diligentemente l’“Instrumentum Laboris” per impegnarsi pienamente nei dibattiti del Sinodo, che sarebbero iniziati da lì a poco. Ha ricordato loro di mantenere una prospettiva globale, considerando le realtà di tutti i giovani di tutto il mondo, non solo quelle dei loro immediati dintorni. Ha anche detto che il risultato finale del Sinodo comprenderà cinque documenti, uno in ciascuna delle principali lingue rappresentate, per onorare le sfumature culturali uniche di ciascun gruppo linguistico.
I partecipanti hanno così dedicato del tempo alla lettura e alla riflessione sul documento di lavoro, in piccoli gruppi. Questi gruppi, composti da circa dieci partecipanti ciascuno, hanno facilitato un dialogo approfondito, con l’aiuto di un moderatore e di un relatore. Le sintesi di queste discussioni sono state poi presentate all’assemblea generale, assicurando che tutte le voci venissero ascoltate.
Nel frattempo, i Salesiani di Don Bosco (SDB) e le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) presenti al SYS si riuivano separatamente per iniziare a stilare un decalogo - dieci principi guida - su come accompagnare efficacemente i giovani nella realizzazione dei loro sogni. Questo processo è iniziato con una sintesi delle risposte delle équipe di Pastorale Giovanile delle Ispettorie di tutto il mondo, focalizzato sulle azioni concrete che potrebbero essere intraprese per sostenere i giovani. In piccoli gruppi, SDB ed FMA hanno identificato i due punti ritenuti fondamentali, che sono stati poi condivisi in assemblee più ampie. Queste intuizioni verranno poi inserite in un decalogo completo, per fornire un quadro chiaro per il futuro lavoro della Pastorale Giovanile salesiana.
La giornata si è poi conclusa con il Rosario recitato nel cortile e la Basilica di Maria Ausiliatrice come pregevole sfondo. Una rievocazione del sogno di Don Bosco del rosario e del serpente è servita dapprima a ricordare l’importanza della preghiera, soprattutto del rosario, per vincere le tentazioni. Poi, sono state recitate le diverse decine, nelle cinque lingue ufficiali dell’evento, e ogni decina è stata introdotta da una breve lettura di diversi episodi della vita di Don Bosco. Inoltre, i partecipanti sono stati invitati a pregare per diversi gruppi di giovani in tutto il mondo, in particolare per quelli che si trovano ad affrontare circostanze difficili.
Don Thathireddy Vijaya Bhaskar, Direttore della comunità del Colle Don Bosco, ha concluso la giornata con un suggestivo messaggio della “Buonanotte salesiana”, nella quale ha condividendo la storia della presenza salesiana al Colle Don Bosco, iniziata nel 1918. Nell’occasione, ha paragonato il sogno di Don Bosco dei Nove Anni all’Annunciazione, sottolineando la comune esperienza di paura e incertezza nel rispondere alla chiamata di Dio, anche se entrambi poi confidano che nulla è impossibile a Dio. Egli ha poi incoraggiato i giovani a cercare l’intercessione di Don Bosco, chiedendogli di benedire i loro sogni e di guidarli verso la loro realizzazione. Alla fine della giornata, i partecipanti hanno cantato e ballato animatamente le canzoni di Don Bosco, esprimendo il loro profondo amore e ammirazione per lui.
Quando la seconda giornata del Sinodo Giovanile Salesiano 2024 si è conclusa, i partecipanti sono andati via con un rinnovato senso dello scopo dell’evento e un’unione più profonda con la missione salesiana. Circondati dallo stesso paesaggio che diede forma alla visione di Don Bosco, sono stati ispirati a portare avanti il suo sogno, fiduciosi che, con fede e determinazione, anche loro potranno avere un impatto duraturo sul mondo.
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