La cerimonia, moderata da François Vayne, Direttore della Comunicazione dell’Ordine del Santo Sepolcro, è stata aperta dai saluti del Presidente del Circolo, il giornalista Andrea Gagliarducci, del Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo, e del sindaco di Aquino, Fausto Tomassi. Quindi, don Wojcieh Giertych, OP, Teologo di Casa Pontificia, ha pronunciato una laudatio, cui è seguito l’annuncio dei vincitori.
Insieme a don Mantovani, infatti, il Circolo ha assegnato un riconoscimento a Nicola Milanesi, dottorando in Filosofia presso l’École Pratique des Hautes Études di Parigi, risultato il vincitore del concorso “Veritas et Amor” indetto dal medesimo circolo. Milanesi è stato premiato per la sua tesi di laurea “La nozione di actus essendi nel neotomismo del Novecento” – un tema della metafisica di Tommaso d’Aquino – difesa nell’Anno Accademico 2021/22 all’Università Cattolica di Milano.
Dopo la laudatio di don Giertych, ad ogni modo, è intervenuto don Mantovani, che ha tenuto la sua lectio magistralis sul tema “Tommaso d’Aquino: Doctor Magisterii Causa (simpliciter)”, nella quale si è soffermato sull’essere “magister” di San Tommaso, cui si faceva riferimento per le richieste più disparate alle quali il Dottore Angelico rispondeva sempre con rigore e rispetto.
Don Mantovani è stato quindi insignito del Premio Internazionale, costituito dalla Fiaccola d’Oro, che ricorda il sogno fatto dalla madre di San Tommaso, che, incinta, sognò di dare alla luce un cane che portava una fiaccola di fuoco nel mondo.
Mentre il Presidente del Circolo, Gagliarducci, ha rimarcato che “con l’edizione di quest’anno, abbiamo premiato una visione ‘classica’ del tomismo, convinti che il ritorno alle radici e al pensiero di Tommaso sia necessario in un’epoca come quella odierna, caratterizzata da una frammentazione dei saperi”.
I lavori sono stati conclusi da un intervento dell’ambasciatore di Lituania presso la Santa Sede, Sigita Maslauskaitė-Mažylienė, che si è soffermata sull’importanza di San Tommaso d’Aquino, e dal discorso del Cardinale Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il quale ha parlato della riforma del pensiero e della Chiesa promosse da San Tommaso e in parallelo da San Francesco, entrambi santi di cui si celebra in questi anni l’Ottocentenario.
L’evento si è inserito nelle celebrazioni del triennio giubilare su San Tommaso d’Aquino: nel 2023 si sono celebrati celebrano i 700 anni dalla canonizzazione di San Tommaso, nel 2024 i 750 anni dalla morte e nel 2025 gli 800 anni dalla nascita. A questo, si aggiunge un altro anniversario importante: il cinquantesimo della visita di Paolo VI ad Aquino, che nel 1974.
Gagliarducci ha notato proprio la combinazione degli anniversari, ricordando che il Circolo San Tommaso nacque nel 2009 proprio a seguito del ritrovamento del discorso originale di Paolo VI ad Aquino. Paolo VI, infatti, sommerso dall’emozione delle persone che erano accorse, parlò parzialmente a braccio, fino ad esortare: “Dove se non ad Aquino lo studio della nostra teologia?”
“Continuiamo – ha detto Gagliarducci – a fare nostro l’appello di Paolo VI, che venne in pellegrinaggio in questi luoghi in cerca del ‘maestro Tommaso’, consapevoli che quel maestro ha ancora molto da dire al giorno di oggi e che non c’è niente di più moderno del suo pensiero, lucido, preciso, lineare, che rappresenta per noi un antidoto alla società liquida di oggi che fa perdere il senso della storia e delle identità”.
Con questo riconoscimento don Mantovani iscrive il proprio nome in un albo d’oro di grande prestigio. La lista dei vincitori del Premio Internazionale Tommaso d’Aquino include personalità come il giurista di Oxford John Finnis e il filosofo della Sorbona di Parigi Pasquale Porro, i teologi Inos Biffi, Jean-Pierre Torrel, Ruedi Imbach e Gilles Emery, il Cardinale Gianfranco Ravasi e l’Arcivescovo Jean Louis Bruguès, OP, Prefetto Emerito della Biblioteca Apostolica Vaticana. Nel 2022, ricevette il premio il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente Emerito del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, mentre nel 2023 il Premio andò alla memoria di Benedetto XVI e fu consegnato alla Fondazione Joseph Ratzinger / Benedetto XVI, rappresentata dal suo Presidente, Padre Federico Lombardi, SJ.