All’appuntamento hanno preso parte 22 delegati per l’educazione provenienti dai 5 Paesi della regione, che hanno svolto un lavoro di discernimento e progettazione su temi quali: le nuove tecnologie informatiche e il Metaverso; i nuovi cortili virtuali e il percorso di ricerca educativa. Per questo tra i relatori sono intervenuti Martha Cañas, consulente pedagogica della casa editrice salesiana EDEBE; Jorge Moraga, SDB, e Roberto Hincapié, Preside delle Scuole di Ingegneria dell’Università Pontificia Bolivariana.

L'incontro ha previsto una condivisione delle buone pratiche dell’educazione salesiana nelle diverse Ispettorie e realtà, per riconoscere e condividere le esperienze più significative del lavoro educativo regionale, tutte riferite ai quattro assi dell’ESA, scaturite dal IV incontro dell’istituzione, tenutosi proprio a Medellín nel 2017.

In epoca di post-pandemia, con tutte le conseguenze che questa ha avuto nel campo dell'educazione, i presenti hanno esaminato i processi tecnologici in atto e il percorso che si sta aprendo con l’Intelligenza Artificiale. L’incontro ha messo in luce alcune delle opportunità presenti oggi, come l'utilizzo delle piattaforme digitali, il percorso intrapreso per arrivare al Metaverso e tutto il processo che è diventato un’alternativa generalizzata per promuovere l’apprendimento, ragionando anche nell’ottica di promuovere la consapevolezza da parte degli educatori dell’utilizzo delle tecnologie per la formazione e soprattutto per l'autoformazione. Non è mancato un richiamo a riflettere insieme sulla portata dei processi tecnologici da un punto di vista comunitario, antropologico ed etico.

Nella fase della condivisione delle buone pratiche, sono stati valorizzati i progetti inerenti al lavoro socio-emotivo degli studenti dopo il ritorno a scuola di persona; il progetto educativo in contesti socioculturali avversi; il lavoro di rete intorno al Patto Educativo Globale.  

A livello di metodologia, tutti i presenti hanno apprezzato la possibilità di lavorare a vari livelli: in riunioni di gruppo assembleari e in piccoli gruppi di lavoro inter-ispettoriali, che hanno permesso lo scambio di esperienze tra le varie congregazioni presenti all’incontro. Centrali, come sempre nei raduni della Famiglia Salesiana, sono state anche le occasioni di fraternità e preghiera e le celebrazioni comuni.

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