Anche se ora le persone possono uscire in pubblico e sono libere di muoversi, le cose non sono più come prima. I mezzi di sussistenza sono scomparsi per un’enorme massa di popolazione, la cui stessa vita ora è a rischio. Per la maggior parte della classe media, i redditi sono diminuiti, perché i prodotti di base sono più costosi e il costo del carburante sale vertiginosamente.
In questa situazione, la Rete Don Bosco, attraverso gli Uffici di Pianificazione e Sviluppo (PDO, in inglese) di 11 Ispettorie salesiane indiane monitora con attenzione la situazione, per essere utile ed efficace nel contesto attuale.
La risposta della rete salesiana a Covid-19 è stata coordinata fin dall’inizio, con incontri e aggiornamenti regolari. I membri e i volontari della rete sono ancora impegnati in alcuni Stati indiani a fornire aiuti d’emergenza: più di 1,59 milioni di persone sono state aiutate attraverso la distribuzione di generi alimentari, cibi cotti e ingredienti vari. Inoltre, sono stati distribuiti articoli sanitari e protettivi a 595.243 persone; e attraverso un aiuto in denaro sono state beneficiate 1.969 famiglie.
In vista delle sfide della “nuova normalità”, la Rete Don Bosco ha tenuto un incontro online il 29 giugno 2020, nel quale ha individuato altre iniziative urgenti da perseguire e le possibili opzioni per attuarle:
• Sostenere il personale nelle scuole e nei centri salesiani, per compensare la continua perdita di reddito dalle rette degli studenti. Un’opportunità potrebbero venire dalle borse di studio.
• Sviluppare reti tra i nuovi laureati e diplomati rimasti disoccupati, coinvolgendoli nelle lezioni di quartiere a vantaggio dei giovani studenti e permettendo loro di guadagnare qualcosa;
• Avviare esperimenti di lavoro temporaneo per piccoli progetti (cash for work) nelle Ispettorie, già iniziati con successo nelle Ispettorie di Chennai e Trichy;
• Sviluppare progetti agricoli per lo sviluppo delle comunità locali, favorendo l’accesso alle risorse – naturali od economiche - necessarie.
• supervisionare la situazione dei migranti che ritornano nelle città a causa della mancanza di lavoro nei loro luoghi di origine, ed identificare se hanno bisogno di un lavoro o di una formazione professionale
• Fare pressione sui governi per l’attuazione della legge interstatale sui lavoratori migranti in ogni Stato;
• Provvedere ad una pianificazione strategica e allo sviluppo delle competenze del personale dei PDO secondo le linee guida già approvate.
La Rete Don Bosco sta avviando queste strategie per avviare percorsi di riabilitazione sociale per le persone emarginate di tutto il Paese, mentre continua a esplorare soluzioni appropriate e praticabili nella complicata situazione attuale, soprattutto nei settori dell’educazione, della salute e della mera sopravvivenza di tante persone bisognose.
Cheryl Bartholomeusz
Bosconet – DB Network – Asia Sud