RMG – I missionari della 155ª Spedizione Missionaria Salesiana: Mouzinho Domingos Joaquim Mouzinho, dalla Visitatoria del Mozambico (MOZ) all’Albania (AKM)

(ANS – Roma) – Non solo sacerdoti o aspiranti al sacerdozio: tra i missionari partiti con la 155ª Spedizione Missionaria Salesiana c’è anche il coadiutore Mouzinho Domingos Joaquim Mouzinho, che dal Mozambico raggiungerà l’Europa per essere missionario nella nuova Delegazione ispettoriale di Albania, Kosovo e Montenegro (AKM), appartenente all’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME). Sull’esempio del Venerabile Simone Srugi, il suo sogno è quello di essere segno e portatore dell’amore di Dio ai giovani.

Ciao Mouzinho! Presentati…

Mi chiamo Mouzinho Domingos Joaquim Mouzinho, vengo dalla Visitatoria salesiana di Maria Ausiliatrice in Mozambico, e sono un salesiano coadiutore.

Cosa ti ha ispirato a scegliere di diventare missionario?

Ciò che mi ha spinto a diventare missionario è il fatto che riconosco di aver professato nella e per la missione salesiana, qualunque essa sia. Non ho professato per la mia Ispettoria, ma per la Congregazione. Questa consapevolezza mi ha toccato il cuore e mi ha portato a mettermi nelle mani di tutta la Congregazione, nella persona del Rettor Maggiore, perché mi mandasse ovunque avesse bisogno di me.

Sei felice del luogo in cui stai andando? Hai paure o preoccupazioni riguardo al nuovo luogo, alla cultura e alla gente?

Sono più che contento del luogo in cui sono stato mandato, l’Albania, perché è un Paese che non avevo in mente, ed è lì che ha senso la motivazione della mia vocazione missionaria, nel luogo in cui Gesù mi chiama a incontrarlo, nel popolo albanese, soprattutto nei giovani. Vedo questa destinazione come il luogo in cui Gesù mi aspetta per essere in me, e perché io sia in lui, e trasmetta il suo amore con la mia vita. Darà senso alle sue parole in Luca 14,25-33 (“Chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”). Per questo non ho paura. Lo confesso: sono felice.

Come hanno reagito i membri della tua famiglia, gli amici e i confratelli quando hai parlato loro della tua vocazione missionaria?

I membri della mia famiglia sono cristiani e hanno accolto serenamente la mia vocazione missionaria, così come hanno fatto quando ho presentato la mia vocazione di religioso consacrato salesiano. Anche la reazione dei miei confratelli dell’Ispettoria ha dimostrato quanto sono amato da loro e mi hanno incoraggiato quasi con le stesse parole: “Il tuo andare in missione ad gentes, ad exteros e ad vitam, è un seme per la crescita della nostra Visitatoria”; e “La nostra Visitatoria offre alla Congregazione il meglio che ha per la missione”. È stata una reazione molto significativa per me, perché attraverso di essa ho capito che sono molto amato nella mia Ispettoria di origine. Quindi ringrazio Dio e lo lodo.

Quali sono i tuoi piani e sogni per la tua vita missionaria?

Il mio progetto e il mio sogno per la mia vita missionaria sono gli stessi che mi hanno portato ad emettere i voti in Congregazione: sogno di essere sempre più segno e portatore dell’amore di Dio alla gente, soprattutto ai giovani, perché possano trovare nella mia vita il volto e l’amore di Gesù.

Hai in mente qualche modello di grande missionario di cui vorresti seguire lo stile di vita?

Sì, per esempio il venerabile Simone Srugi, nella sua professione di infermiere, è stato un esempio per le persone che non erano neanche cristiane. Quello che mi colpisce di lui è il detto dei musulmani: “Srugi ha la mano di Allah”; questo mi colpisce: non c’era bisogno di fermarsi all’ambone perché dei musulmani vedessero Dio in lui. Simone Srugi è il modello. Che io possa essere un segno e un portatore dell’amore di Dio per le persone che incontro in Albania come lo è stato lui in Palestina!

Qual è il tuo messaggio per i giovani riguardo alla scelta e alla vocazione missionaria?

Giovani, Dio è con noi ogni secondo, minuto, ora e giorno, anzi tutta la nostra vita è un’esperienza con Dio. Vi consiglio di stare molto attenti per rendervi conto delle meraviglie che Lui porta in ogni momento della sua esperienza con noi. Non abbiate paura di scrivere la vostra storia con Dio. Scrivetela!

InfoANS

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