Di quali bambini si occupa il CAIF e cosa fornisce?
Il centro, per contratto, serve 108 bambini e le loro famiglie. Sono famiglie del quartiere di Ituzaingó, dove ci occupiamo quotidianamente dei bambini di 1 e 2 anni e delle loro famiglie. A tutti loro viene offerto cibo, che consiste in colazione, pranzo e merenda pomeridiana, e spuntini per i bambini che soggiornano 8 ore. La proposta del CAIF è di fornire uno spazio dove accompagnare e stimolare lo sviluppo dei bambini. Il lavoro svolto con le famiglie è multidisciplinare.
Cosa avete di diverso rispetto ad altri CAIF?
Ci sono alcune particolarità che già si cominciano a vedere e che, conoscendo la realtà degli altri centri, posso dire che lo rendono diverso. Uno di questi è la presenza e il livello di coinvolgimento dell’équipe di gestione dell’opera “Domenico Savio”. Insieme abbiamo costruito un legame basato sulla fiducia e sulla vicinanza, che migliora la gestione e l’attenzione ai bambini e alle loro famiglie. Un’altra particolarità del nostro CAIF è il ruolo di coordinamento dei progetti, un ruolo che lo schema CAIF non contempla. L’intenzione è quella di gestire e guidare tutto questo secondo il carisma salesiano. C’è già chi si prende cura dell’équipe e che pensa al progetto a lungo termine insieme alla direzione dell’Istituto “Domenico Savio”.
Come accompagnate la gente del quartiere in questi tempi e in questa situazione?
Da lunedì 16 marzo, seguendo le disposizioni, abbiamo smesso di occuparci dei bambini del centro e abbiamo iniziato ad accompagnare le famiglie per telefono. Da queste chiamate abbiamo appreso che alcuni genitori hanno perso il lavoro o hanno iniziato ad avere problemi di salute. Nei casi in cui abbiamo individuato il bisogno maggiore, li abbiamo supportati con degli alimenti, prima fornendo loro il cibo cucinato nel giorno, e poi consegnando cestini di cibo secco, frutta e verdura. Attraverso WhatsApp inviamo anche informazioni sulle prestazioni sociali, sulle misure di prevenzione e sui numeri di emergenza in caso di problemi di salute o di violenza.