Il movimento prende il nome da un tipo di formica che costruisce formicai molto grandi e resistenti, perché il suo lavoro è iniziato originariamente con bambini e adolescenti che lavoravano per strada e che sembravano così ai primi operatori tante piccole formiche affaccendate. Ancora oggi, la dignificazione del lavoro e attraverso il lavoro rimane uno degli elementi chiave del Movimento.
Ispirato dal carisma di Don Bosco, il movimento lavora per trasformare le vite attraverso l’educazione, il lavoro, l’educazione formale, lo sport, lo sviluppo spirituale e l’accompagnamento ravvicinato.
Questo approccio ha consolidato Tacurú come organizzazione di riferimento in Uruguay, con un impatto diretto su più di 1.500 persone ogni anno.
L’impegno del Movimento Tacurú fa parte dell’ampio lavoro sociale portato avanti dai salesiani in Uruguay. Presenti nel Paese dalla fine del XIX secolo, i Figli di Don Bosco hanno concentrato i loro sforzi sulla promozione dei diritti dei più vulnerabili, in particolare dei bambini e dei giovani in contesti di esclusione sociale. E nel corso degli anni hanno sviluppato progetti educativi, ricreativi e pastorali in diverse comunità, sempre focalizzati sull’offerta di opportunità e sulla creazione di spazi di accoglienza e speranza.
Il Movimento Tacurú fa parte di questa rete di azioni salesiane e porta avanti questa missione in una delle zone con il più alto tasso di bisogni primari insoddisfatti in Uruguay. Qui vengono sviluppate proposte come l’oratorio, proposte educative formali per gli adolescenti e i giovani che hanno abbandonato gli studi, un centro di formazione professionale, programmi di formazione educativo-lavorativa, un centro giovanile, un percorso di sostegno scolastico, una scuola sportiva, l’assistenza alla prima infanzia e altre iniziative ancora.
Tutte queste proposte conformano un approccio globale che combina il rafforzamento dei valori, il sostegno emotivo e l’accesso alle risorse educative e lavorative. L’obiettivo finale, infatti, è promuovere non solo lo sviluppo individuale, ma anche il rafforzamento del tessuto sociale delle comunità in cui il movimento opera.
Infine, il concetto di “casa aperta”, presente a Tacurú e in altre iniziative salesiane, simboleggia l’impegno a creare spazi sicuri e accoglienti. Si tratta di spazi pensati per essere abitati attraverso l’incontro, come opportunità di trasformazione e di costruzione di nuovi percorsi che permettano il pieno sviluppo di coloro che partecipano alla proposta. Questo approccio non solo ha un impatto sui beneficiari diretti, ma genera anche cambiamenti positivi nei loro ambienti familiari e comunitari.
Nel corso dei suoi oltre 40 anni di esistenza, il Movimento Tacurú è stato testimone di numerose storie di successo. Il suo impatto si riflette nei giovani che sono riusciti a reintegrarsi nel sistema educativo, a entrare con dignità nel mondo del lavoro e a riacquistare fiducia nelle proprie capacità. Queste trasformazioni sono state possibili grazie alla rete di sostegno costruita da educatori, volontari e religiosi che, seguendo il carisma salesiano, hanno dedicato e dedicano la loro vita al servizio degli altri.
La presenza salesiana in Uruguay è una testimonianza d’impegno verso i settori più vulnerabili della società e il Movimento Tacurú è espressione diretta di questa eredità e continua ad essere uno spazio di speranza e trasformazione, che dimostra come l’educazione, la solidarietà e l’accompagnamento ravvicinati possano cambiare la vita e rafforzare le comunità.
Guardando al futuro, i salesiani e tutti i membri del Movimento Tacurú rinnovano la loro missione di costruire una società più giusta e inclusiva, ispirando le nuove generazioni con l’esempio di Don Bosco.
https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/23301-rmg-le-opere-sociali-che-rendono-vivo-don-bosco-oggi-il-movimento-tacuru-in-uruguay#sigProIda4d35cb190