In apertura, don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, ha chiarito l’identità della Procura Missionaria, il suo ruolo all’interno delle Ispettorie e le sue relazioni con tutti gli altri organismi e strutture dell’Ispettoria. “Lavoriamo in sinergia con loro – ha spiegato il Consigliere – evitando qualsiasi confusione o duplicazione del lavoro a livello ispettoriale”.
Don Eric Mairura, del Kenya, nominato nuovo Coordinatore Generale delle Procure ha presentato una riflessione sul concetto salesiano di sviluppo, risultato di un processo in corso da alcuni anni. “Tutti i nostri sforzi devono essere strettamente allineati alla missione e al carisma di Don Bosco e della Congregazione”, ha affermato.
Nel suo intervento, invece, il sig. Filip Lammens, del Belgio, ha proposto modi e mezzi per contribuire all’evangelizzazione, attraverso l’educazione. Ha sottolineato quindi come una rete più stretta, l'apprendimento reciproco, la valorizzazione delle risorse specifiche di ogni nazione e Ispettoria potrebbero favorire il lavoro di mobilitazione delle risorse.
Successivamente è intervenuto Jan Rešutík, della Slovacchia, primo laico responsabile delle missioni dei salesiani operanti nei Paesi in via di sviluppo. Rešutík ha spiegato la necessità e i vantaggi della gestione delle relazioni con i clienti (CRM - Customer Relationship Management) e ha proposto di adattare questo sistema anche alle Ispettorie che sono disposte ad adottarlo.
I partecipanti hanno poi avuto l’opportunità di prendere parte a dei brevi corsi, che hanno suscitato un vivo interesse. Ognuno ha scelto un argomento che desiderava approfondire, spaziando dai livelli di base a quelli avanzati. Hanno avuto a disposizione un totale di sei ore, due ore al giorno per tre giorni, e hanno trovato i corsi concreti, pratici e realizzabili.
Don Joy Nedumparampil (India) e don Gunter Mayer (Austria) hanno tenuto un corso su come avviare una Procura Missionaria da zero e come costruirla passo dopo passo. Angel Gudiña (Spagna) e don Victor Mora (Cile), hanno invece concentrato il loro intervento sul reperimento delle risorse attraverso aziende e società locali, nazionali e internazionali. Sulla mobilitazione delle risorse online e sul crowdfunding si è concentrato invece il corso tenuto da Maria Pearson, dell’Argentina. Infine, Markus Burri ha aiutato i partecipanti a capire l’importanza di misurare i risultati raggiunti, di raccogliere dati concreti e ad utilizzarli per fidelizzare i donatori; mentre il dottor Nelson Penedo ha evidenziato quanto sia fondamentale mantenere standard alti in tutto ciò che si fa, indipendentemente dalle dimensioni delle operazioni.
Si è poi tenuta una conferenza sulle “Best Practice”, le migliori pratiche, di alcune Ispettorie, che possono essere replicate, con le necessarie modifiche, da chiunque.
L’incontro ha anche offerto l’occasione di evidenziare l’importanza della responsabilizzazione dei collaboratori laici, grazie all’intervento di don Krzysztof Nizniak, del Ghana. Sono stati forniti, poi, esempi pratici di come organizzare un evento di raccolta fondi. Per questo, don Boedirahardjo, dell’Indonesia, ha raccontato tutto il processo messo in atto per dar vita a un torneo di golf nella sua Ispettoria, al fine di raccogliere fondi.
Dal Myanmar è intervenuto don Bosco Nyi Nyi, Superiore della Visitatoria MYM, che ha mostrato gli eccellenti esempi “del modo in cui i più poveri tra i poveri possono offrirci e ci offrono risorse”. Dall’India, invece, ha parlato don Angel Kuldeep Nayak, che ha messo in luce la bella e proficua collaborazione con la “State Bank of India Foundation”.
Sono stati, in conclusione, giorni di riflessione, condivisione e apprendimento, la cui preparazione e organizzazione sono state guidate da don George Menamparampil, sotto la guida del Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, con il supporto di tutta l'équipe del Settore Missioni a Roma.
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