Il suo desiderio missionario e la voglia di servire che egli manifestava già nella sua patria, la Spagna, trovarono corrispondenza quando nel 1975 l’allora Ispettore del Perù, don Jorge Sosa, di passaggio in Spagna, lo invitò nel suo Paese. Don Iraola vi arrivò il 23 gennaio 1976 e si stabilì nella Casa Ispettoriale di Lima-Breña. Da qui alternò la vita comunitaria con periodi di studio di filosofia e teologia presso l’Istituto Superiore di Studi Teologici “Juan XXIII” di Lima, negli anni 1976-1978.
In questi anni poté sviluppare un’intensa attività pastorale tra i giovani lavoratori della zona marginale del centro di Lima; venne inoltre assegnato al Centro Catechistico Salesiano (tra il 1979-1983) diretto da don Ennio Leonardi. In quegli anni si andava realizzando un’intensa attività catechetica e venivano promossi gli incontri dei gruppi giovanili “EJE” ed “ESCOGE”, che mobilitavano molti giovani di Lima e di varie parti del Perù ad avviare processi di discernimento vocazionale, con l’obiettivo di vivere intensamente la propria vocazione cristiana e scoprire il proprio progetto di vita.
Come sacerdote, dopo il breve periodo trascorso a Magdalena del Mar e a Callao, si dedicò all’animazione pastorale: ad Arequipa, per cinque anni, testimoniò instancabile zelo, gioia contagiosa e duro lavoro a fianco dei giovani. Don Iraola amava il Perù, sua patria missionaria, si identificava con la sua storia ed era consapevole dei suoi punti di forza e delle sue sfide; chiese ed ottenne la cittadinanza peruviana.
All’età di 63 anni, nel 1991, fu assegnato a Piura. Il suo fervore apostolico si consolidò ulteriormente. Allievi, collaboratori, insegnanti e genitori della scuola salesiana “Don Bosco” ancora lo ricordano con affetto. Come Rettore del Santuario di Maria Ausiliatrice di Piura, contribuì ad accrescere e mantenere vivo l’affetto mariano caratteristico della città. Perseverante nell’assistere alle confessioni, nutriva i suoi parrocchiani con omelie ben curate e dirigeva con creatività il settimanale “La Campanilla”, fondato dal Vescovo e Venerabile Octavio Ortiz Arrieta.
Per molto tempo accompagnò vari gruppi della Famiglia Salesiana, incoraggiandoli nella formazione, nella testimonianza e nell'apostolato. Sempre in mezzo ai giovani, avviò anche con loro il gruppo “Camino”; con loro e con gruppi della Famiglia Salesiana andò nelle periferie di Piura fondando Oratori e raccogliendo piccole comunità cristiane. Sempre ottimista, sempre fraterno, diffondeva fiducia e serenità.
La salute cagionevole e le forti tempeste che colpirono Piura nel 2017 lo portarono a trasferirsi a Lima. Anche lì ha continuò, negli ultimi mesi della sua vita, ad offrire fraternità, vicinanza e il dono prezioso del suo ministero.
Ecco perché ora, in un clima di festa e riconoscenza, giovani, famiglie e membri della Famiglia Salesiana di Piura sono impazienti di accogliere il ritorno “nella sua casa” dei suoi resti mortali, che arriveranno alla destinazione finale dopo una piccola peregrinazione precedente nei giorni da sabato 16 a lunedì 18 settembre.
“La dedizione e l'impegno di don Casimiro sono stati fondamentali per aiutare molti giovani a trovare la loro strada e a crescere nella fede. Per questo, oggi più che mai ricordiamo la sua bontà e il suo affetto, fonte di ispirazione per molti di noi” è scritto ancora su “La Campanilla” di questo mese.