L’indagine ha lo scopo di tracciare un quadro chiaro delle tipologie di musei missionari esistenti, al fine di favorire l’interscambio ed eventualmente elaborare delle linee guida sulla loro identità e finalità. Don George Menamparampil coordinerà il lavoro di ricerca.
Il Museo Etnologico Missionario “Don Bosco” trova le sue origini nell’Esposizione Missionaria Vaticana del 1925 e nella Mostra sul Cinquantenario delle Missioni Salesiane nel 1926, a Torino. Papa Pio XI sollecitò la partecipazione degli Istituti Religiosi. Il contributo salesiano fu molto apprezzato e l’Osservatore Romano del 31 agosto 1925 pubblicò un lungo articolo sul contributo delle missioni salesiane d’America all’Esposizione Missionaria Vaticana.
La mostra Missionaria allestita a Valdocco nel 1926 aveva lo scopo di celebrare il cinquantesimo anniversario dalla Prima Spedizione Missionaria Salesiana del 1875. Dopo la chiusura dell’esposizione torinese, il 6 ottobre 1926, gli oggetti vennero conservati in un museo-deposito a Valdocco.
Nel 1941 tutta la collezione venne trasferita al Colle Don Bosco, affinché fosse protetta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Nel 1988, anno del Centenario della morte di Don Bosco, l’allestimento venne riordinato in locali rinnovati. E nel gennaio 2000, in occasione del Grande Giubileo, venne inaugurato l’attuale allestimento, arricchito nel 2016 di nuovi contenuti multimediali.