L’Istituto Giovanile “Don Bosco”, un Centro di Formazione Professionale per giovani poveri delle zone rurali dello Stato indiano del Maharashtra, è situato su una proprietà di 67 acri di terreno. La maggior parte di questa proprietà è composta da un terreno collinare, che ha macchie di rovi che spesso durante la calda stagione estiva prendono fuoco. Per diversi anni, questa vasta proprietà è stata lasciata inutilizzata e sterile.
E quando la pandemia di Covid-19 si è rapidamente diffusa in tutta l’India, non sono state solo le grandi città metropolitane ad essere colpite: anche le piccole città e i villaggi remoti si sono praticamente fermati. Di conseguenza, anche all’Istituto Giovanile “Don Bosco” tutte le attività si sono arrestate; e senza studenti nei laboratori e nel convitto, tutta l’opera ha assunto un aspetto deserto e tetro.
È stato a questo punto che la comunità salesiana ha decise di avviare una piantagione di alberi da frutto, spezie e piante medicinali, per ringiovanire il terreno. Per raccogliere fondi per questo progetto, i salesiani hanno lanciato una campagna intitolata: "Cura del Creato - Pianterò una foresta”. Hanno invitato diversi benefattori e sostenitori dell’opera salesiana a patrocinare una pianta per 2.000 rupie, e in cambio hanno offerto loro la possibilità di campeggiare sul terreno salesiano – gratuitamente e insieme alle loro famiglie – per due giorni, due volte l’anno per i prossimi tre anni.
Diversi benefattori hanno accolto quest’invito. Alcuni hanno donato grandi somme e hanno dedicato un intero pezzo di piantagione alla memoria dei loro cari. Così, i salesiani hanno potuto sviluppare una vera e propria valle fiorita, composta da 33 varietà di piante da fiore, e due mini-foreste, in cui si possono trovare praticamente tutti gli alberi indigeni della regione. I lavori di piantagione hanno permesso anche di dare un po’ di lavoro ad alcune persone dei villaggi tribali della località – un’opportunità non da poco, soprattutto in questi ultimi mesi in cui la pandemia ha comportato rallentamenti e sospensioni forzate delle attività produttive.
Questa impresa verde ha portato complessivamente alla piantagione di 7.323 alberi e piante (1.263 alberi da frutto, 375 piante di spezie, 4.500 fusti di bambù, 800 piante da fiore, 385 alberi della foresta).
“Piantare più di settemila alberi è stato un risultato significativo e un’esperienza appagante per noi – ha riportato don Anthony Santarita, Direttore e Preside dell’Istituto –. Vogliamo fare del nostro campus un modello educativo per l’ecologia, come raccomandato dal Rettor Maggiore nelle sue Riflessioni post-capitolari del CG28”.
Il “Tempo del Creato” ha sicuramente visto un’esplosione di verde all’Istituto Giovanile “Don Bosco” di Karjat. Il lavoro continuerà ancora nei prossimi mesi e i salesiani sperano di poter raggiungere alla fine la cifra complessiva di 10.000 alberi piantati.
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