Secondo l'Istituto statistico dell'UNESCO, l'Africa subsahariana ha i più alti tassi di esclusione dall'istruzione. Secondo le statistiche, infatti, restano fuori dalla scuola più un quinto dei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e un terzo di quelli tra i 12 e i 14 anni. Se si prende in esame la fascia di età tra i 15 e i 17 anni, il totale di giovani che non va a scuola è di quasi il 60%. Tuttavia, a causa dell'aumento costante della popolazione in età scolare, cresce anche la domanda di istruzione. Le ragazze, però, restano ancora maggiormente escluse dalla scuola rispetto ai ragazzi della stessa età.
I giovani che hanno ricevuto le borse di studio, tutti di età compresa tra gli 8 e i 25 anni, sono orfani o provenienti da famiglie che non potevano permettersi di mandarli a scuola.
Un salesiano dell’Ispettoria AON ha spiegato: “Vogliamo garantire che tutti i giovani abbiano la possibilità di ricevere un'istruzione, in particolare le ragazze, che affrontano maggiori svantaggi nell'accesso alla scuola. I salesiani forniscono programmi di istruzione e sviluppo sociale per supportare i giovani poveri e le loro famiglie. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare tutti i giovani, nonostante i loro svantaggi, alla scuola, dove possono acquisire competenze per un impiego futuro e per avere successo nella vita”.
I salesiani, inoltre, stanno promuovendo l'importanza dell'alfabetizzazione e dell'istruzione tra gli studenti per incoraggiarli a rimanere a scuola. In 14 centri di formazione, quattro collegi, due scuole primarie e una scuola materna dell’Ispettoria AON, i salesiani hanno tenuto ogni giorno brevi sessioni di dialogo di 15 minuti con i giovani prima delle lezioni. In questa occasione, hanno incoraggiato i ragazzi, soprattutto quelli i cui genitori non hanno molte risorse, a contare sul sostegno dei salesiani e ad eccellere negli studi.
Come spiegano ancora i Salesiani, si intende “continuare a sostenere questi 209 studenti e aggiungere nuovi giovani che beneficeranno del nostro sostegno. Esprimiamo la nostra gratitudine ai donatori di ‘Salesian Missions’, che hanno reso possibile questo progetto”.