RMG – “SHAPING TOMORROW”: evitare i “gesti inappropriati”

25 Aprile 2024

(ANS – Roma) – Il linguaggio del corpo quando parla in pubblico o davanti alla telecamera rivela i segreti dell’oratore. Tuttavia, questa affermazione non deve essere esagerata. Eppure, la postura del corpo può tradire le emozioni, soprattutto lo stress, la paura di essere giudicato dagli altri, la mancanza di concentrazione o la paura di parlare in pubblico. Alcuni gesti possono confondere l'ascoltatore e creare barriere invisibili. È un aspetto che non può essere tralasciato quando ci si forma per essere dei bravi comunicatori. È, pertanto, un aspetto che va affrontato in vista di “Shaping Tomorrow” (Dare forma al domani), il Convegno Comunicazione 2024, in programma dal 1° al 7 agosto 2024 presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma.

Sono le mani a trasmettere la maggior parte delle informazioni al pubblico. Sono come una lavagna bianca sulla quale i messaggi che il destinatario legge sono scritti in modo chiaro. Ecco perché la consapevolezza dei gesti e la formazione adeguata aiutano a eliminare gli errori gestuali di base durante i discorsi in pubblico.

Cosa fare con le mani durante un discorso? La regola d’oro è: se non si vedono le mie mani, non si vede il mio discorso. Inoltre, vale la pena ricordare che esistono i cosiddetti “gesti inappropriati” (gesti da evitare, sconvenienti, inadeguati) interpretati negativamente nella maggior parte delle culture. Molte persone non si rendono conto di quanto i gesti chiusi possano influenzare negativamente il pubblico.

Le braccia incrociate sono uno dei “gesti inappropriati” più comuni: una persona con questa postura viene rapidamente giudicata dagli ascoltatori come chiusa, non disposta a discutere e ritirata. Un altro gesto comune è quello di nascondere le mani dietro la schiena, che appare anch’esso innaturale e viene percepito come una postura di chiusura.

Secondo gli esperti, il gesto più indesiderato è tenere le mani o una mano in tasca. In molte culture, questo è visto come irrispettoso, indifferente e persino degradante per chi lo riceve. L’esperienza dimostra che questo gesto è molto difficile da eliminare. Vale la pena ricordare che quando parliamo in pubblico mettiamo le chiavi, il telefono o il fazzoletto in tasca, non le mani.

Il gesto dell’indice puntato, che implica ordini, comandi e sottomissione assoluta, deve essere evitato. Nemmeno le gambe accavallate e il toccarsi il viso sono graditi. Anche voltare le spalle all’interlocutore quando parla è una postura inappropriata. D’altra parte, quando si siede a tavola, è consigliabile tenere le mani sul tavolo, mai sotto il tavolo.

Questi “gesti inappropriati” creano una barriera invisibile tra l’oratore e il suo destinatario. Il pubblico può percepire che qualcosa non va bene e spesso non si concentra sul contenuto del discorso, ma su questo confine invisibile che blocca parzialmente il messaggio. Chi parla, dunque, dovrebbe ricordarsi di usare gesti aperti durante i discorsi in pubblico, per facilitare una comunicazione corretta.

“Vi invitiamo al Convegno Comunicazione che si terrà dal 1° al 7 agosto 2024, a Roma” è l’invito che arriva dal Settore per la Comunicazione Sociale.

InfoANS

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