Stati Uniti – Nella Giornata Mondiale del Malato “Salesian Missions” mette in risalto i programmi sanitari per i giovani in povertà

09 Febbraio 2024
Foto di archivio - Salesian Missions

(ANS – New Rochelle)  “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, Stati Uniti, si unisce alle organizzazioni cattoliche di tutto il mondo per onorare la Giornata Mondiale del Malato, che viene ricordata oggi, 11 febbraio. Ogni anno, in questa data, il Papa ricorda la Giornata con un Messaggio speciale che invita alla vicinanza spirituale e fisica a tutti coloro che sono malati. Fu San Giovanni Paolo II a istituire la Giornata “per incoraggiare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie cattoliche e la società civile ad essere sempre più attenti ai malati e a coloro che si prendono cura di loro”.

Papa Francesco ha incentrato il suo Messaggio per la XXXII Giornata del Malato sul tema: «Non è bene che l’uomo sia solo». Curare il malato curando le relazioni.

Nel suo messaggio, il Pontefice scrive: “Fratelli e sorelle, la prima cura di cui abbiamo bisogno nella malattia è la vicinanza piena di compassione e di tenerezza. Per questo, prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura delle sue relazioni, di tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri – familiari, amici, operatori sanitari –, col creato, con sé stesso. È possibile? Si, è possibile e noi tutti siamo chiamati a impegnarci perché ciò accada. Guardiamo all’icona del Buon Samaritano (cfr Lc 10,25-37), alla sua capacità di rallentare il passo e di farsi prossimo, alla tenerezza con cui lenisce le ferite del fratello che soffre”.

I missionari salesiani offrono più di 150 cliniche mediche e ospedali in gran parte delle aree rurali di tutto il mondo, andando a soddisfare una vasta gamma di esigenze di assistenza medica. In molti Paesi dove sono presenti i salesiani, cure dentistiche e altri servizi sanitari necessari vengono offerti ai giovani poveri e alle loro famiglie, che altrimenti potrebbero non avere accesso all’assistenza sanitaria.

“I Salesiani mirano a servire la persona, assicurandosi che i bisogni primari come la salute e la nutrizione siano soddisfatti – ha affermato il Direttore di ‘Salesian Missions’, don Michael Conway – Se non sono sani, è difficile che i giovani si concentrino sulla propria educazione, che è l'obiettivo principale dei Salesiani. L’assistenza alla salute comprende anche i servizi di salute mentale, che possono anche migliorare le relazioni con gli altri. Offriamo questi servizi completi per garantire che i giovani abbiano ciò di cui hanno bisogno, in modo che possano concentrarsi sull’acquisizione di un’istruzione”.

Nella Giornata Mondiale del Malato 2024, “Salesian Missions” è quindi orgogliosa di mettere in evidenza i programmi medici e sanitari che forniscono servizi essenziali a coloro che vivono in povertà.

In India, ad esempio, l’Istituto Salesiano di Siliguri, situato nel Bengala Settentrionale, ha lanciato il suo primo Laboratorio di Psicologia, una struttura per la ricerca, i test psicologici e la diagnostica. Ad esso si affianca lo studio, che è invece un centro di consulenza aperto agli studenti e a chiunque necessiti di una terapia del benessere.

“Il laboratorio psicologico e lo studio rappresentano contributi significativi che l’Istituto salesiano offre a tutto il Bengala settentrionale e in particolare a Siliguri nel settore della salute mentale”, ha affermato don George Thadathil, Preside e docente dell’Istituto.

In Myanmar, invece, i finanziamenti di “Salesian Missions” hanno permesso di distribuire farmaci e altri supporti sanitari alle persone ospitate nelle comunità salesiane e agli sfollati interni.

Sebbene inizialmente volessero aprire una clinica, i Salesiani hanno dovuto cambiare il modo di fornire servizi sanitari, in un Paese che sta attraversando disordini politici. I medici, infatti, non potevano recarsi in una clinica salesiana e, inoltre, il bisogno si estendeva al di fuori delle comunità salesiane. Di conseguenza, si è deciso di utilizzare i fondi dei donatori per inviare medicinali alle persone più bisognose e, se le medicine non arrivano a destinazione, allora i Salesiani si mobilitano per inviare i fondi, in modo che gli articoli possano essere acquistati localmente.

Don Khun Myat Victor, Economo Ispettoriale del Myanmar, ha detto: “Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine per il sostegno finanziario che i donatori hanno fornito ai poveri che soggiornano nelle nostre comunità e nei campi profughi in diverse parti del nostro Paese. Con il loro generoso sostegno, abbiamo fornito assistenza sanitaria a 500 persone”.

In Spagna, nel mese di novembre 2023, il Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane ha realizzato un laboratorio riguardante la salute mentale, sul tema: “Approccio integrale per bambini, giovani ed équipe educative” e rivolto al personale salesiano. Il workshop ha fornito strumenti pratici per affrontare in modo efficace le sfide legate alla salute mentale dei bambini e degli adolescenti di diverse età che vengono serviti dalle piattaforme sociali in tutta la Spagna. Inoltre, è stato posto l’accento sul rendere visibile l’integrazione e la normalizzazione della salute mentale nei piani educativi delle organizzazioni salesiane.

Don Luis Fernando López Martínez, il relatore che ha aperto l’evento nella prima giornata, ha sottolineato l’importanza di comprendere la salute mentale in una prospettiva più ampia, considerandola un fenomeno complesso, a cui si dovrebbe dare priorità nel definire le strategie che le équipe educative gestiscono durante l’anno. A seguire, María José Ortega Cabrera ha trattato i principali problemi di salute mentale nell’infanzia e nell’adolescenza, classificandoli in base alla loro gravità. Sono stati esaminati i problemi caratteristici di ogni fase, offrendo linee guida per affrontarli e indicazioni per differenziare i comportamenti tipici da quelli che potrebbero indicare problemi più profondi, con l’obiettivo di garantire la cura e l’ascolto della popolazione infantile e adolescenziale accolta nei centri salesiani.

Il dispensario di prima assistenza sanitaria “Don Bosco” a Gumbo, nei pressi di Juba, Capitale del Sudan del Sud, è infine uno dei progetti ritenuti meritevoli di essere premiati dalla “Fondazione Ordesa”. Grazie al sostegno di quest’organizzazione spagnola, i salesiani possono infatti migliorare le attrezzature e il materiale a disposizione dei medici per la cura delle persone sfollate a causa della violenza nel Paese, soprattutto donne e bambini.

Nel Paese, purtroppo, molti centri sanitari non funzionano e spesso le persone vivono a chilometri di distanza dai centri stessi, rendendo difficile l’accesso alle cure. Così, nel 2012 è stata fondata la clinica, per curare gli sfollati interni, in particolare i bambini affetti da malnutrizione. Inoltre, i Salesiani offrono cliniche mobili nelle zone circostanti. Con il sostegno ricevuto dalla “Fondazione Ordesa”, i salesiani potranno aiutare più di 87.500 donne, 12.000 bambini sotto i 14 anni e quasi 6.000 altre persone.

InfoANS

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