L’obiettivo di questo progetto è condividere la storia e l’eredità del salesiano don Ángel (Angelo) Buodo con una serie di 8 cortometraggi dedicati alla sua figura e alle opere da lui realizzate, come segno di omaggio al suo lavoro. Verranno inoltre evidenziati i luoghi più significativi dell’impronta di don Buodo e dei missionari salesiani nella Provincia, come la Cattedrale di Santa Rosa, che ancora oggi ospita il carretto con cui si spostava il salesiano; e il Museo della Cappella di don Ángel Buodo (chiuso da anni e di cui è previsto un rilancio per l’occasione) dove, all’esterno, è possibile anche ammirare 15 maioliche che rappresentano altrettanti episodi importanti della sua vita, realizzate dagli artisti Andrés Arcuri e Domingo Cerella.
Tra le opere che verranno valorizzate e comprese in questo percorso ci saranno anche le scuole salesiane “La Inmaculada” e “Maria Auxíliadora” e la parrocchia “La Inmaculada Concepción” di General Acha. Da parte sua, nel Santuario di San José potrà essere approfondita la figura di suor María Esther Cortabarría delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e patrona della ricostruzione del Santuario, della costruzione della Falegnameria di San José e del recupero di libri e oggetti liturgici storici che oggi costituiscono un Museo, adiacente alla Casa del Pellegrino, nella Colonia San José – uno dei siti selezionati per il programma “Città Misteriose” della Segreteria del Turismo.
Nel territorio della Pampa dal 1896 agli anni ‘30 del XX secolo la Famiglia Salesiana costruì 5 scuole salesiane e quattro delle Figlie di Maria Ausiliatrice, a vantaggio dell’educazione della popolazione della zona. Don Angelo Buodo (Barco, Italia, 1867 – Buenos Aires, Argentina, 1947), in particolare, è stato un sacerdote salesiano, missionario itinerante, soprannominato “El Hornero de Dios” (il fornarino di Dio, dal nome comune di un uccellino tipico della regione) per il gran numero di viaggi che compiva nelle lande desolate della pampa argentina e delle cappelle che vi costruì.
Durante 33 anni di missione nella pampa, percorse migliaia di chilometri – a cavallo, in treno o a bordo del suo celebre carretto – costruì ventiquattro tra chiese e cappelle e distribuì più di 30.000 piante e 200.000 viti. Il suo lavoro fu immenso e subì molte vicissitudini fino a rischiare la vita, ma egli lo realizzò sempre con fiducia – anche grazie all’aiuto materiale e ai consigli alle comunità che lo accoglievano nel vasto territorio della Pampa Centrale – per portare avanti la sua missione evangelizzatrice. Oggi il suo nome compare in molti angoli della Provincia della pampa argentina.
Fonti: Don Bosco Sur, Turismo La Pampa
