Portogallo – Messa conclusiva della GMG di Lisbona 2023, Papa Francesco: “Giovani, non abbiate paura, è Gesù che vi guarda e ve lo dice”

06 Agosto 2023
Foto: © Vatican News

(ANS – Lisbona) – Papa Francesco parla ad oltre un milione e mezzo di giovani radunati nel Parco Tejo a Lisbona per l’ultimo atto della Giornata Mondiale della Gioventù 2023. A loro che sono il presente e il futuro ripete che non devono scoraggiarsi e che non devono temere neanche quando si sentono impotenti di fronte alle grandi questioni del mondo; al contrario “la Chiesa e il mondo hanno bisogno di voi come la terra della poggia”.

La papamobile arriva sullo stesso luogo della Veglia della sera prima: è il segnale per i ragazzi, che sciamano verso le transenne per salutarne il passaggio, facendo a zig-zag tra il mosaico colorato di tende, sacchi a pelo, zaini, stuoie. Sopra e soprattutto davanti al palco ci sono 700 vescovi e almeno 10mila sacerdoti pronti a concelebrare la Messa finale.

Con il saluto del Patriarca di Lisbona, Cardinale Manuel Clemente, che ringrazia il Pontefice per la scossa d’energia data dal Pontefice in questi giorni, ha inizio la liturgia della Festa della Trasfigurazione. Il Papa spiega il Vangelo di Matteo e chiede ai ragazzi di far proprie le parole di Pietro: “Signore è bello per noi essere qui”, ma poi da qui bisogna ripartire. “Dopo queste giornate – chiede il Papa – cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana? Sulla base del Vangelo che abbiamo ascoltato, vorrei rispondere a questo interrogativo con tre verbi: brillare, ascoltare, non temere”.

Brillare, innanzitutto. Gesù si trasfigura davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni. “Questo ‘bagno di luce’ li prepara alla notte che dovranno attraversare; questo squarcio luminoso li aiuterà a sostenere la fatica delle ore più buie, quelle del Getsemani e del Calvario”. Allo stesso modo, una persona diventa luminosa non quando si mette sotto i riflettori, ma quando si apre a Dio. “Tu sarai luce il giorno che farai opere d’amore, ma per fare questo non puoi diventare egoista, se diventi egoista la luce si spegne” spiega il Pontefice.

La seconda parola è ascoltare: “Il segreto è questo: ascoltare Gesù. Prendete il Vangelo e ascoltate cosa dice al vostro cuore”. E “state attenti”, dice il Papa, “alle forme di egoismo travestite da amore, ascoltatelo perché Lui vi dirà qual è il cammino dell’amore”.

Infine, “non temete”. Sono le ultime parole che Gesù dice ai suoi discepoli. “E a voi giovani che in questo tempo siete tentati di scoraggiarvi, di nascondere il dolore sotto un sorriso, a voi che volete cambiare il mondo e ci mettete impegno e fantasia, ma vi sembra che non sia sufficiente, a voi giovani di cui la Chiesa ha bisogno, di cui il mondo ha bisogno come la terra della pioggia, a voi che siete il presente e il futuro, proprio a voi giovani Gesù dice: ‘Non temete, non abbiate paura’”.

Il Papa chiede un momento di silenzio affinché ciascuno ripeta dentro di sé l’invito di Gesù a non temere. Il Pontefice vorrebbe guardare ciascuno di loro negli occhi, ma poi dice ancor meglio: “Vi dico una cosa ancora più bella. Non sono io, è Gesù stesso che vi guarda in questo momento, Lui vi conosce, conosce il cuore di ognuno di voi, la vita di ognuno di voi, le gioie e i fallimenti, il cuore di ognuno di voi e Lui oggi vi dice qui, a Lisbona, in questa GMG: ‘Non abbiate paura, non temete, abbiate coraggio’”.

Dopo la Messa c’è ancora tempo per gli atti conclusivi della GMG e i ringraziamenti ufficiali – anche da parte di Papa Francesco, che cita per l’aiuto dal Cielo San Giovanni Paolo II, e rimanda poi alla presenza costante di Gesù e Maria, in questi giorni e nella vita quotidiana di tutti.

Poi l’annuncio ufficiale e il doppio invito del Santo Padre: dopo quasi trent’anni da quella nelle Filippine (1995), sarà di nuovo un Paese asiatico ad ospitare la GMG. “La prossima Giornata Mondiale della Gioventù avrà luogo in Asia e sarà nella Corea del Sud, a Seul. Così nel 2027 dalla frontiera occidentale dell’Europa ci si trasferirà all’estremo Oriente. Questo è un bel segno dell’universalità della Chiesa e del sogno di unità di cui tutti voi siete testimoni” dichiara il Papa tra l’entusiasmo dei pellegrini asiatici. Senza dimenticare la tappa intermedia cui sempre il Papa invita tutti i presenti: il Giubileo dei Giovani, a Roma, nel 2025.

Infine, prima di congedarsi dai pellegrini, Papa Francesco recita la preghiera mariana dell’Angelus con il milione e mezzo di ragazzi e ragazze presenti nel Parco Tejo. E con loro condivide il suo desiderio di un “avvenire di pace” per il mondo: “Sogno giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono la pace”.

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