Quali sono, quindi, i progetti della Pastorale Giovanile per i prossimi mesi prima del Capitolo Generale?
La preparazione al Capitolo Generale tocca sicuramente il tema della missione, del profilo e anche della formazione salesiana dei laici. Ma esiste anche uno scenario più ampio, che è quello della Chiesa e in particolare del prossimo Sinodo per i giovani. Quindi le scelte che abbiamo fatto, sia a livello di Consiglio Generale, sia come Dicastero, sono per collocarci ancora di più nel più ampio cammino della Chiesa. Infatti, negli incontri regionali che avremo, dedicheremo una giornata intera proprio all’Instrumentum Laboris.
Nello specifico, quali tematiche saranno affrontate in questa giornata?
Saranno toccate due tematiche molto forti. La prima, la situazione dei giovani, come loro la vedono e la comunicano all’interno dell’Instrumentum Laboris. Il secondo tema è quello della grande sfida del discernimento e accompagnamento.
Quali sono le linee guida da tenere in considerazione per il lavoro pastorale nelle Ispettorie?
Da parte nostra, noi insistiamo molto perché ci sia un lavoro collaborativo tra tutti quelli che hanno una responsabilità pastorale: l’animazione missionaria, la comunicazione, l’animazione vocazionale. Ma anche coloro che hanno la responsabilità di accompagnare i settori, quindi la scuola, la parrocchia, i centri giovanili.
Qual è invece il ruolo dei laici?
È bene sempre ricordare che i laici non sono nostri dipendenti. I laici condividono con noi la missione salesiana. Il loro è un grandissimo contributo. Quello dei laici è un cammino che deve ancora fare dei passi, ma i passi fatti fino a questo momento fanno ben sperare per il futuro.