RMG – Dopo la 152° Spedizione Missionaria Salesiana: Grégoire Maloba

(ANS – Roma) – “Ho scelto la vita missionaria per rispondere liberamente e consapevolmente alla chiamata di Dio che ci manda in tutto il mondo ad annunciare la buona novella, e che resta con noi fino alla fine del mondo (Mt 28,19-20), e per lavorare in collaborazione con i confratelli della mia nuova Ispettoria dove il Signore mi manda”. A parlare, con tale convinzione, è il giovane salesiano congolese Grégoire Maloba, inviato, con la 152° Spedizione Missionaria Salesiana, nella sua nuova terra di missione, il Portogallo.

Hai scelto tu la destinazione o ti è stata assegnata? Ne sei felice?

Non avevo mai pensato di diventare sacerdote e nemmeno missionario salesiano o di andare un giorno in Portogallo… Ma oggi il Signore mi ha mandato lì per servire, e il sentimento che mi caratterizza è di gioia e di ringraziamento per questa nuova destinazione.

Come hanno preso la tua scelta missionaria le persone a te vicine?

Tutti i membri della mia famiglia, amici, confratelli e conoscenti avrebbero voluto vedermi vivere accanto a loro, quindi, per alcuni di loro è stato difficile accettare questa notizia, soprattutto per la mia famiglia… Ma con fede hanno capito che questa è la volontà di Dio.

Hai qualche dubbio o paura riguardo la nuova cultura, la nuova realtà…?

Non ignoro che adattarsi ad una nuova cultura, lingua, persone e nazione non è facile… Ma so che è sempre possibile, con la grazia di Dio, vivere e creare nuove relazioni.

Che progetti o sogni hai per la tua missione?

Non ho progetti più grandi che offrire Cristo al mondo, sulle orme di San Giovanni Bosco.

Hai dei modelli di missionario che vuoi imitare?

La mia vita missionaria non è nata dal nulla, ma dalla frequentazione di alcuni missionari salesiani che mi hanno ispirato e accompagnato ad approfondire il mio discernimento, tra gli altri: don Dick Zwarthoed, che mi ha aiutato a diventare salesiano, e Mario Valente, che mi ha illuminato nel discernimento missionario. Bene, entrambi hanno condotto la loro vita in Congo, con grande semplicità, fino alla vecchiaia.

La vita missionaria è soprattutto evangelizzazione e zelo pastorale per le anime. Che ne pensi?

Come salesiano di Don Bosco al centro del mio apostolato c’è l’evangelizzazione, per la salvezza delle anime dei più piccoli, poveri e abbandonati. Per questo mi preparo spiritualmente, moralmente, intellettualmente e fisicamente ad incontrare coloro per i quali il Signore mi manda.

Vuoi mandare un messaggio ai tuoi confratelli o ai giovani?

Il messaggio che posso dare ai confratelli è che la vita missionaria è una vocazione nella vocazione, ed è possibile viverla quando viene veramente dal profondo del cuore.

Ai giovani dico che la missione non è solo andare lontano dal proprio paese, prendere la bibbia e predicare per strada, o qualcosa di riservato solo ai salesiani; si può fare missione dove non si è, donandosi agli altri, vivendo in semplicità, dando una buona testimonianza di vita nel proprio ambiente. 

InfoANS

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