(ANS – Roma) – L’iniziatore della tradizione della Strenna nella Famiglia Salesiana fu, ovviamente, Don Bosco. Già all’epoca la strenna aveva un messaggio dal valore pedagogico ed educativo e anche Don Bosco era solito riprenderne il tema durante l’anno, a più riprese, negli incontri con i suoi ragazzi, così come oggi la strenna accompagna tutto il corso delle attività pastorali della Congregazione.
Madrid, Spagna – 1934 – Una fotografia storica della casa salesiana di Atocha, che mostra la banda musicale composta dagli studenti. Questa banda si esibì durante i festeggiamenti in onore della Canonizzazione di Don Bosco, nella Pasqua del 1° aprile 1934, a Roma. Al centro dell’immagine vediamo il Beato Enrique Saiz, all’epoca Direttore della casa, accompagnato da alcuni Salesiani Coadiutori e dal Beato Emilio Arce (all’estrema sinistra, seduto). La casa salesiana di Atocha a quell'epoca aveva tre complessi musicali: una banda di strumenti per bambini, un'altra di cornette e tamburi con i ragazzi più grandi, e una piccola orchestra di violini diretta da don Juan Beobide, sacerdote salesiano.
IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE, Card. Ángel Fernández Artime
Duecento anni fa, un ragazzino di nove anni, povero e senza altro futuro se non quello di fare il contadino, fece un sogno. Lo raccontò al mattino a madre, nonna e fratelli, che la presero sul ridere. La nonna concluse: «Non bisogna badare ai sogni». Molti anni dopo, quel ragazzo, Giovanni Bosco, scrisse: «Io ero del parere di mia nonna, tuttavia non mi fu mai possibile togliermi quel sogno dalla mente».
(ANS – Roma) – L’11 novembre è una data indimenticabile per tutti i salesiani del mondo: quel giorno la Congregazione ha dato il via al suo slancio missionario – un percorso iniziato 148 anni fa, l’11 novembre del 1875, con la Prima Spedizione Missionaria Salesiana, e che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi, tutta la Congregazione guarda già con impazienza all’incipiente 150° anniversario di quella data, che si celebrerà tra due anni, nel 2025. Dopo neanche un secolo e mezzo, sono quasi 10.000 i salesiani che sono stati inviati in terra di missione e l’opera educativa nata da Don Bosco si estende su oltre 130 Paesi dei cinque continenti. E l’appello del Rettor Maggiore a inviare missionari nei luoghi di maggior bisogno continua ad essere più valido che mai.
C’è un’immagine di Maria Ausiliatrice che è stata venerata da due santi: San Giovanni Bosco e San Luigi Orione. Si tratta della prima statua dell’Ausiliatrice che Don Bosco aveva a Valdocco e che appartiene ora alla famiglia di Don Orione.
Nel 1851, mentre aumentava il numero di ragazzi che frequentavano l’Oratorio e proseguiva la costruzione della chiesa di San Francesco di Sales, per Don Bosco crescevano anche le spese. Così in quell’anno organizzò la prima lotteria.
Interviste
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RMG – “Qual è il ruolo degli anziani salesiani nella cultura digitale?”
La risposta nella lettera “Condividere saggezza e speranza nella cultura digitale” del Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale
(ANS – Roma) – In considerazione della realtà digitale attuale, e a motivo della presenza, soprattutto in alcune Regioni del mondo salesiano, di un elevato numero di salesiani anziani, il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, ha deciso di dedicare loro un’apposita lettera, intitolata: “Condividere saggezza e speranza nella cultura digitale”. Ecco come oggi illustra ai lettori di ANS le origini, il significato e le prospettive di questo documento.
Editoriale
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Myanmar – La tragedia dei bambini innocenti nel mezzo dei conflitti armati
(ANS – Naypyidaw) - Il Myanmar si trova immerso in una situazione di profondo dolore e angoscia, poiché vite innocenti, in particolare quelle dei bambini, continuano ad essere falciate via senza pietà nel perdurante conflitto armato. Migliaia di famiglie sono sconvolte dalla tragica perdita dei propri cari, mentre la violenza continua senza che si riesca a vederne la fine. Questa settimana, un accorato appello dal Myanmar ha raggiunto la redazione, facendo luce sulla straziante morte di una giovane ragazza, Juliet, in un attacco aereo militare, e invocando un appello unificato a pregare e ad agire.
Eventi
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Italia – “Educazione e cultura del safeguarding nello sport. Verso la costituzione di modelli di tutela e prevenzione”: convegno della PGS con l’UPS
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(ANS – Roma) – La sinergia tra le Polisportive Giovanili Salesiane (PGS) e l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma ha dato vita al convegno “Educazione e cultura del safeguarding nello sport. Verso la costituzione di modelli di tutela e prevenzione” che si svolgerà il prossimo 13 aprile, ore 9:00-12:45, presso le strutture dell’UPS di Roma.
L'Approfondimento
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America – Rafforzare l’impegno vocazionale ed educativo oggi: 30 anni di Scuola Salesiana in America
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(ANS) – Dal primo incontro di Cumbayá (Ecuador), 30 anni fa, i processi educativi nel continente hanno trovato un epicentro collaborativo, che ha dato vita alla Scuola Salesiana in America (ESA, in spagnolo), come forum di riflessione e cammino comune. Molti Salesiani di Don Bosco (SDB), Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e altri gruppi della Famiglia Salesiana (FS) hanno arricchito questo cammino sinodale, mettendo al centro i giovani e il loro sviluppo integrale. Cosa ci chiede il presente in campo educativo? Come stiamo costruendo la Scuola Salesiana del futuro? Possiamo rafforzare ulteriormente questa grande rete educativa salesiana in America? Alcune FMA e salesiani, presenti al primo incontro del 1994, condividono la loro esperienza e la loro visione di come questo cammino abbia permesso una crescita nella comprensione della realtà giovanile, nelle decisioni strategiche all’interno delle stesse Ispettorie e nelle sfide che emergono per l’educazione salesiana.
Il Messaggio del Rettor Maggiore
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SONO UN SALESIANO E SONO UN BORORO
- Martedì, 16 Aprile 2024
IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE, Cardinale Ángel Fernández Artime
Diario di una giornata missionaria felice e benedetta.
Cari amici, vi scrivo da Meruri, nello stato del Mato Grosso do Sul, in Brasile. Scrivo questo saluto quasi come se fosse una cronaca giornalistica, perché sono passate 24 ore da quando sono arrivato in mezzo a questa città.