La giornata si è aperta con il saluto del “buongiorno salesiano” di don Xabi Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile di SSM, che ha ringraziato i 64 partecipanti provenienti da diverse parti di tutta la Spagna per la loro presenza e ha incoraggiato tutti a continuare la missione salesiana di educare ed evangelizzare attraverso lo sport.

È seguito poi l’intervento di don Fernando García, Ispettore di SSM, dal titolo: “Sport e Sistema Preventivo”, durante il quale l’Ispettore ha condiviso una serie di linee guida, regole e orientamenti che devono essere “il ‘Padre Nostro’ nei club e nei campi da gioco salesiani”. Ha insistito perciò sull’importanza dello sport salesiano come strumento educativo e pastorale, come parte di un progetto educativo e spirituale e come elemento fondamentale dell’identità salesiana. Ha sottolineato il ruolo del cortile salesiano come luogo di evangelizzazione e di incontro, e ha indicato i diversi valori che lo sport sa trasmettere: il valore dei processi rispetto al desiderio dell’immediatezza, l’importanza delle regole, un sano realismo, un senso di appartenenza e anche l’auto-miglioramento. Infine, ha messo in guardia dai pericoli di un approccio non focalizzato sullo sport nella sua essenza più vera: quei casi in cui lo sport diventa un prodotto di consumo, uno sport elitario ed esclusivo o, peggio ancora, un veicolo di violenza.

Successivamente, Verónica Muñoz, consulente per l’orientamento presso il centro salesiano “Ciudad de los Muchachos” di Madrid, ha illustrato la sua presentazione: “L’allenatore sportivo come educatore”, nella quale ha fornito al pubblico una serie di strumenti psicopedagogici per il lavoro quotidiano con le squadre, con i giocatori e anche con le famiglie. In tal senso ha insistito sull’importanza che riveste la figura dell’allenatore agli occhi dei giovani allievi perché, spesso viene dimenticato, gli allenatori sono un modello di riferimento importante per loro.

Infine, per concludere le relazioni ufficiali, Jesús Rivilla, dottore in Scienze dell’Attività Fisica e dello Sport, medaglia olimpica con la squadra spagnola di pallamano, ha preso il microfono per parlare su “Il potere della comunicazione nella leadership sportiva ed educativa”. Egli ha così rimarcato l’importanza di sapere come comunicare e cosa si vuole comunicare, e ha consegnato una frase-riflessione che un allenatore non dovrebbe mai dimenticare: “Se sai solo allenare, in verità non sai nemmeno allenare”, evidenziando dunque che è sempre necessario svolgere una formazione integrale, che abbia cura dell’individuo a tutto tondo, e senza dimenticare mai che, almeno nell’ottica salesiana, si tratta sempre di educazione attraverso lo sport.

Dopo la foto di gruppo e il pranzo, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi per partecipare a due diversi laboratori: uno sul primo soccorso nello sport e l’altro sulla gestione dello sport attraverso una piattaforma di gestione – entrambi molto apprezzati dai partecipanti.

Al termine dei lavori i presenti sono stati divisi in due gruppi, guidati dai rispettivi coordinatori – Mario Fernández (SSM) e Diego Pérez (SMX) – per un momento di dialogo, valutazione e richieste, oltre che per parlare di possibili progetti per il futuro dello sport salesiano in Spagna.

La conferenza si è conclusa con i ringraziamenti di don Camino e dei coordinatori Pérez e Fernández, tutti e tre unanimi e concordi nella volontà di incoraggiare i partecipanti a continuare a fare ciò che già fanno: costruire ed educare attraverso lo sport salesiano.

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