Francia – “Misericordia”, un videoclip che è testimonianza di dialogo interreligioso

(ANS – Argenteuil) – Un progetto d’eccezione e controcorrente: radunare 12 ragazzi – cristiani, ebrei, musulmani e "senza religione” – sullo stesso tema, la misericordia. E attraverso varie strofe dimostrare che un altro mondo è possibile. Questo è il senso del videoclip diretto nello scorso maggio dal salesiano Benjamin Dewitte Dubrana, poi ordinato sacerdote il 25 giugno a Pontoise.

di Hélène Boissière Mabille

Perché riunire ragazzi di diverso credo?

Il progetto del videoclip “Misericordia” nasce dalla constatazione di un divario tra ciò che si dice e quello che vedo. Da un lato, le opinioni riportate dai media che parlano di tensioni interreligiose e che spingono all’estremismo; dall’altro la mia vita quotidiana ad Argenteuil, dedicata ai giovani in una parrocchia e in una scuola privata, dove il 40% dei bambini proviene da famiglie musulmane. E dove ho scoperto un senso di alterità, di unità nella diversità.

Così ho deciso d’incoraggiare e rafforzare ciò che già esiste facendo questo videoclip con bambini delle tre religioni monoteistiche e “senza religione”. Si tratta non solo di rafforzare il legame tra loro, ma di farne degli “ambasciatori”.

Ma il tema della Misericordia non è prettamente cristiano?

Tutt’altro! Il paradosso è che anche coloro che uccidono in nome di Allah sembrano aver dimenticato che il termine “Misericordioso” è nelle prime parole del Corano: “Allah il misericordiosissimo”. Misericordia è anche una parola chiave nel giudaismo, da cui trae la sua radice. Infine, significa “grembo materno”, “matrice”, vale a dire amore incondizionato e benevolenza, che riguarda anche la battaglia di coloro che non si riconoscono in alcuna religione.

Non è un caso che il Papa Francesco, che sa leggere l’attualità, abbia proclamato un Anno Santo della Misericordia.

Com’è venuta l’idea di fare un videoclip?

La mia esperienza di musicista mi ha portato naturalmente a inventare un progetto musicale, che per questo riunisce una risposta agli attentati, far gustare ai bambini e alle loro famiglie il vivere e il cantare insieme, creare un prodotto che trasmetta delle idee e che sia al tempo stesso una testimonianza: è cioè che è possibile più che mai, al contrario di ciò che sentiamo in TV.

Ogni verso è stato scritto da un giovane di diverso credo, mentre il coro ripete le parole “Misericordia, cuore di Padre, cuore di Madre”. In questo modo il videoclip dà l’idea di come la “Misericordia” risuoni nelle convinzioni di ciascuno.

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