Nel Tempio Nazionale “Don Bosco” di Caracas, il X Successore di Don Bosco ha presieduto l’Eucaristia d’insediamento del nuovo Ispettore, don Rafael Bernardo Montenegro Latouche. Alla presenza anche di don Francisco Méndez, già Ispettore del Venezuela, di mons. José Ángel Divassón, Vicario Apostolico Emerito di Puerto Ayacucho, e di numerosi salesiani di Don Bosco di diverse opere, il Rettor Maggiore, ha ringraziato nell’omelia don Méndez e ha incoraggiato don Montenegro. “Caro don Rafael, il tuo ministero di Ispettore significa servizio. I confratelli ti chiedono di essere un padre e un fratello vicino a loro”.
Quindi, ha insistito con i Salesiani: “Siamo nati per i giovani più poveri e indifesi, nello spirito di San Giovanni Bosco. Siamo nati per i ragazzi più poveri”.
Il Rettor Maggiore si è poi incontro con i membri dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana locale: Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori, Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), Volontarie di Don Bosco, Volontari Con Don Bosco, Figlie del Divin Salvatore (HDS), Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (HHSSCC), “Damas Salesianas” ed Exallievi.
Don Á.F. Artime ha avuto poi l’opportunità di dialogare con mons. Tulio Luis Ramírez Padilla, vescovo Ausiliare di Caracas, giunto in rappresentanza del Cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, amministratore apostolico di Caracas. Nel loro dialogo, mons. Ramírez ha avuto parole di grande elogio verso i Figli spirituali di Don Bosco e verso lo stesso Rettor Maggiore: “I salesiani stanno dando un contributo molto prezioso tra di noi. Lei è venuto a confermare i suoi fratelli nella fede: è un gesto degno di un padre. I vostri figli danno un’immagine chiara di Cristo, il Buon Pastore; in una Chiesa in uscita, i salesiani si mostrano sempre come educatori missionari. Tutte le loro opere possono essere riconosciute come ‘ospedali da campo’. Svolgono un’opera apostolica straordinaria, benedetta da nuove vocazioni”.
Domenica 9 febbraio è stata un’altra giornata di celebrazione e di incontri con centinaia di persone. Il Rettor Maggiore si è trasferito nel settore di Petare, a “La Dolorita”, dove ha presieduto l’Eucaristia, durante la quale ha affermato: “Ci sono due grandi forze nel mondo: l’amore e la preghiera. L’amore guarisce, smuove, ispira, rafforza; e la preghiera, anche se non si vede, trasforma, guida e protegge”.