L’iniziativa è nata dalla collaborazione di più voci autorevoli, tra cui: la Regione Campania, soggetti privati e i Salesiani; tutti insieme hanno messo in campo le diverse competenze per realizzare questa scuola professionale, nell’ottica di offrire ai ragazzi e ai giovani campani l’opportunità di un futuro possibile.

Chiara Marciani, Assessora alla Formazione Professionale, ha dichiarato che la scelta di offrire un percorso formativo professionale è oggi più che mai un’urgenza contro il dilagante fenomeno della dispersione scolastica.

La capacità organizzativa dell’associazione “Riva”, capace di investire e veicolare proventi in progetti socialmente utili, unita all’esperienza e alla passione salesiana per l’educazione del mondo giovanile, hanno fatto di questa nuova scuola professionale una combinazione vincente dal punto di vista educativo, professionale e di risposta alle esigenze del territorio.

Si partirà con un due corsi professionalizzanti: uno per riparatori di veicoli a motore che formerà futuri meccanici, e l’altro per operatori dei sistemi di logistica, che formerà esperti nella gestione di magazzini.

“Ogni nostro progetto ha un nome, inizia per una storia particolare” ha dichiarato Alessando Mele dell’associazione “Cometa”, anch’essa partner del grande progetto della scuola professionale. 

Un progetto vivo, ricco di diversità costruttive che, come ha osservato don Fabio Bellino, Direttore dell’oratorio di Napoli “Don Bosco”, hanno permesso ai Salesiani di tornare ad essere sul territorio un riferimento per l’educazione dei giovani napoletani, soprattutto di coloro che vivono in situazioni di emarginazione e disagio.

Citando il famoso psichiatra Viktor Frankl, don Tonino Palmese, salesiano e presidente dell’associazione “Polis”, da sempre attiva nel contrasto della mafia, ha concluso regalando un pensiero che racchiude il senso di questa nuova esperienza della scuola professionale in avvio: “La cosa più importante nella vita è: imparare a voler bene a qualcuno e saper fare qualcosa”.

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