Il giovane egiziano proviene da un piccolo villaggio, dove la vita non è mai stata facile. L’energia elettrica è presente solo per poche ore al giorno e l’acqua alle volte è un miraggio. Nonostante la tragica esperienza del fratello maggiore, la sua realtà è così priva di speranze che la famiglia decide di pagare ai mercenari di vite umane l’ingente somma di 3000 euro, ricavata solo vendendo gran parte di ciò che avevano in possesso, compreso il loro piccolo terreno, e gli animali presenti, unica fonte di sostentamento.
Dopo giorni di viaggio in mare, Ibrahim è sceso dalla nave, insieme ad altre 545 migranti, di cui 41 minorenni, lo scorso 1° aprile. Ibrahim, è rimasto seduto nel porto mercantile di Salerno, nell’attesa di riascoltare la voce della madre, e nella speranza di poter adesso crescere in sicurezza, per assicurarsi un futuro dignitoso.
In compagnia di Mohamed ed Ahmed, altri due minori egiziani sbarcati nella cittadina campana, Ibrahim, è stato poi portato e subito accolto nella comunità educativa “16 Agosto” di Bari, gestita dall’associazione “Piccoli Passi Grandi Sogni”.
La loro accoglienza è avvenuta nel giorno dell’82° anniversario della canonizzazione di Don Bosco, quasi a testimoniare che il Santo dei Giovani dopo tanti anni, continua a tenere aperte le porte di casa sua, per accogliere ragazzi in difficoltà.