Durante i 68 giorni di Visita Straordinaria, il Consigliere per la regione Asia Est-Oceania, don Václav Klement, che ha condotto la visita per conto del Rettor Maggiore, ha incontrato tutti i Salesiani presenti e ne ha contattati altri 10 che attualmente studiano all’estero.
In ogni visita don Klement ha rivolto ai suoi confratelli la domanda del Capitolo Generale 28, riformulandola per la realtà locale: “Quali salesiani per i giovani della Thailandia - Cambogia - Laos?”; e ha dialogato singolarmente e in gruppo sul futuro della missione, della consacrazione e della vita comunitaria salesiane. In tal senso, dai colloqui è emerso che la riconfigurazione delle presenze salesiane è un aspetto importante da considerare.
Anche buona parte dei 1700 insegnanti o membri del personale di scuole, convitti, parrocchie e oratori ha avuto l’opportunità di condividere la loro visione e i loro suggerimenti con il Consigliere regionale; e lo stesso si può dire per molti dei membri della Famiglia Salesiana attiva in quei territori.
“Ci sono qui un vasto campo di missione e molte risorse umane, considerati i 3000 membri dei dieci gruppi della Famiglia Salesiana presente nei 3 Paesi” ha commentato don Klement. In effetti, le diverse istituzioni educative della Famiglia Salesiana tra Thailandia, Cambogia e Laos accolgono ogni giorno circa 21mila allievi, dei quali appena un migliaio cattolici.
Prima della celebrazione di chiusura della Visita Straordinaria a Bangkok, il 27 ottobre, don Klement aveva anche celebrato la chiusura della Visita alla Delegazione della Cambogia. Anche lì si è trattato di un momento di fraterna condivisione e di riflessione su una realtà, civile e salesiana, in profonda trasformazione e crescita.
Poi, nell’incontro di Bangkok, seguendo una metodologia laboratoriale, i partecipanti hanno condiviso le loro intuizioni sui motivi della loro gioia e si è convenuto che la crescita carismatica nei prossimi anni dovrebbe trarre ispirazione dall’approssimarsi del centenario della presenza salesiana in Thailandia (1927-2027).
In conclusione, ai circa 100 salesiani attivi nell’Ispettoria sono state consegnate tre priorità:
- Rafforzare il senso di appartenenza all’Ispettoria;
- Uscire dalle proprie zone di comfort per andare incontro ad un impegno più diretto per i giovani a rischio;
- Promuovere una formazione congiunta più efficace tra salesiani e laici.
Fonte: AustraLasia
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