In questa occasione gli studenti hanno portato vestiti, giocattoli e strumenti per l’igiene dentale. Alla spedizione ha preso parte anche il dr. Luis Rodriguez, dentista e amico della comunità salesiana di Ramsey, il quale, insieme ad un dentista locale, ha visitato e curato 176 bambini in cinque giorni.
Tutti i giovani missionari tra le loro attività hanno preparato da mangiare e distribuito il cibo agli affamati nei pressi della discarica di Masaya. Lo studente Parker Stone, inoltre, nell’ambito di un progetto scout, ha portato pure 100 zaini con materiale scolastico per altrettanti bambini del centro; l’insegnante d’Arte Veronica Cutter, ha aiutato gli allievi americani a realizzare un murales su un edificio della Fondazione Mamma Margherita. E va segnalato pure che 4 bambini di Masaya quest’anno possono studiare e frequentare la scuola salesiana grazie alla borsa di studio dedicata alla memoria di Andy Feliz, un allievo del Don Bosco Prep prematuramente scomparso.
“Tra noi 23 allievi abbiamo parlato molto sul valore di costruire una casa, nutrire i poveri, distribuire il vestiario e fare compagnia ai bambini – racconta uno dei ragazzi partecipanti, Jonathan Ramirez –. C’è stato un valore reale nel fare tutto questo? Sono ripartito con la consapevolezza che nella nostra vita quotidiana dovremmo compiere piccoli atti di gentilezza. Potremmo cambiare la giornata di qualcuno, forse la loro settimana, o magari tutta la loro vita”.
Don Manny Gallo, SDB, attualmente attivo presso la “Don Bosco Cristo Rey High School” di Takoma Park, ma già incaricato della Pastorale presso il Don Bosco Prep, ha così parlato di quest’esperienza missionaria: “Essere cristiano ed essere un missionario è la stessa cosa’, come dice Papa Francesco. Questo può riassumere la nostra missione in Nicaragua. Sono grato ai missionari del ‘Don Bosco Prep’, hanno rappresentato il volto della Misericordia e così possono aver ispirato anche altri”.