L’interesse e l’impegno dei Salesiani per la Formazione Professionale è qualcosa che nasce con Don Bosco. Per il Santo dei Giovani essa non era solo un modo per aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro con più dignità ed evitando di venire sfruttati e sottopagati, ma soprattutto una strada per aiutare i ragazzi ad essere “buoni cristiani e onesti cittadini”.
Il mondo della Formazione Professionale in Italia, negli ultimi anni si è arricchito dell’avvio dei cosiddetti “percorsi duali”, in apprendistato di primo livello o in “alternanza spinta”; si tratta di percorsi in cui i giovani alternano la presenza al Centro di Formazione Professionale con il lavoro in azienda, conseguendo il titolo di studio che intendono raggiungere. Una novità che il mondo salesiano ha apprezzato e in cui ha creduto; tanto che nella sola Lombardia, nell’anno formativo appena iniziato, quasi 200 ragazzi avranno l’occasione di vivere questa opportunità all’interno dei percorsi del CNOS-FAP.
Una novità, però, che per i Salesiani deve inserirsi e integrarsi dentro un sistema organico di Formazione Professionale, non certo sostituirlo (neppure parzialmente), come invece potrebbe rischiare di avvenire.
Per affermare questa necessità, e più in generale per ribadire il valore e l’importanza della Formazione Professionale, il CNOS-FAP organizza domani il convegno nazionale, dal titolo “Formazione Professionale e percorsi duali: valore, evoluzione e crescita di un sistema”.
La relazione iniziale del convegno sarà affidata ad Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nonché coordinatore del “Rapporto Giovani” dell’Istituto Toniolo; proprio attingendo ai risultati del Rapporto Giovani, una delle attività di ricerca più interessanti sul mondo giovanile attualmente avviate nel paese, il professor Rosina approfondirà il legame tra i giovani e la Formazione Professionale, e l’opportunità che quest’ultima rappresenta per i giovani stessi.
A suor Alessandra Smerilli, FMA, economista della Pontificia Facoltà Auxilium di Roma, è invece affidato il compito di affrontare l’importanza della Formazione Professionale per educare i giovani al senso del lavoro, e aiutarli ad inserirsi in questo mondo con coscienza e consapevolezza.
Ad Arduino Salatin, vicepresidente dell’INVALSI, spetterà il tema del rapporto tra Formazione Professionale e sistema dell’istruzione, nella convinzione che la prima rappresenti una ricchezza per l’intero sistema scolastico italiano.
L’ultimo relatore sarà Ermanno Rondi, responsabile del Gruppo Tecnico su Formazione Professionale e Alternanza scuola-lavoro di Confindustria; a lui è stato chiesto di soffermarsi su quanto la Formazione Professionale possa essere una reale risposta ai bisogni delle imprese italiane.
Il convegno verrà concluso da Maurizio Drezzadore, consulente del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Valentina Aprea, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e da don Stefano Martoglio, Consigliere per la Regione Mediterranea della congregazione salesiana.