di Gian Francesco Romano
“Noi qua, come Salesiani, facciamo con i ragazzi quello che Don Bosco vuole fare con tutti i ragazzi. Cerchiamo di fare le cose normali, in tempi non normali” racconta don Pier Jabloyan dall’opera salesiana di Aleppo.
Il salesiano, attraverso un breve video pubblicato su Facebook, ha ringraziato la solidarietà manifestata dall’oratorio salesiano di Schio e spiegato la realtà che si vive nella sua città, Aleppo: “Qua viviamo la guerra in pieno”.
In una simile situazione i ragazzi hanno ancora più bisogno di socializzazione, di svago, di fraternità. “In questo posto i ragazzi cercano un posto tranquillo, un posto dove si può giocare, dove si può dialogare…” racconta don Jabloyan, mentre sullo sfondo si vedono decine di ragazzi e ragazze che si divertono, in quello che potrebbe sembrare un oratorio di qualsiasi città del mondo.
“Grazie di cuore per tutto quello che state facendo per noi; e allo stesso tempo chiediamo, come Salesiani, una cosa: pregare per noi, perché in questi tempi duri, resistiamo qua”, conclude don Jabloyan.
Nel prossimo mese di marzo saranno 5 anni dallo scoppio della guerra in Siria, una guerra che finora ha causato oltre 260mila morti, più di 7,5 milioni di sfollati interni e 4 milioni di profughi.
E intanto i principali paesi direttamente o indirettamente coinvolti continuano a trattare per una soluzione condivisa…