Jugend Eine Welt ha manifestato estrema preoccupazione per il crescente numero di bambini che in grandi città come Atene o Istanbul chiedono l’elemosina per le strade, vendono piccoli oggetti o sono addirittura coinvolti nella prostituzione. In particolare, i rifugiati minorenni non accompagnati devono affrontare grandi rischi lungo le loro rotte e sono spesso vittime della tratta – con il rischio che il problema peggiori dato il crescente numero di paesi europei che chiude le frontiere per gli immigrati che non provengono da paesi in conflitto. Oltre ad una maggiore protezione dei giovani, l’ONG chiede una migliore informazione sulla realtà dei paesi europei da veicolare nei paesi di origine dei migranti.
Il salesiano coadiutore Lothar Wagner, attivo presso la ONG “Don Bosco Fambul” di Freetown, Sierra Leone, è stato invitato dall’ong austriaca a compiere un viaggio in varie province di Austria, Svizzera, Liechtenstein, Germania e Italia per raccontare la realtà della Sierra Leone in questa fase post-Ebola.
Egli ha confermato che molti giovani africani hanno percezioni errate dei paesi occidentali e ritiene che molti giovani dell’Africa occidentale cercheranno di arrivare in Europa in primavera, dato che non hanno nulla da perdere. “Le famiglie hanno già deciso chi andrà e migliaia di giovani hanno fatto le valigie”, ha dichiarato.
Il sig. Wagner ha anche raccontato il grande sforzo fatto dai Salesiani in Africa occidentale durante l’epidemia di Ebola; ha criticato il modo in cui molte istituzioni internazionali stanno gestendo la crisi in Sierra Leone, che è tutt’altro che finita; e denunciato l’impatto negativo che hanno quelle politiche internazionali commerciali e di aiuti allo sviluppo che troppo spesso trascurano i bisogni delle persone povere e rovinano i mercati locali.
Jugend Eine Welt, da parte sua, ha annunciato di aiutare l’opera del Don Bosco Fambul finanziando un nuovo centro terapeutico per i minori traumatizzati da violenza, esclusione sociale, tratta…
In rete sono anche disponibili maggiori informazioni sulla “Giornata dei bambini di strada” in Austria.
Pubblicato il 02/02/2016