Italia – CG29: ascolto e meditazione per individuare le priorità nell’animazione e nella cura della vita salesiana

21 Marzo 2025

(ANS – Torino) – Quando il moltiplicarsi delle riflessioni, tutte importanti, si unisce alla necessità di scegliere le priorità da osservare, può essere utile una pausa e guardare i dati da un altro punto di vista. È quello che è successo giovedì 20 marzo al Capitolo Generale 29° (CG29) dove i Capitolari sono stati impegnati a considerare le proposte di affinamento del documento che dovrà sintetizzare i temi del nucleo 1, quello della “Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano”.

I relatori delle sei Commissioni hanno espresso le proposte di modifica, ognuno premettendo l’apprezzamento per il lavoro di sintesi che la Commissione di Redazione effettua quando si spengono le luci in sala assembleare e nelle stanze delle Commissioni.

È trascorsa così una giornata nella quale i cortili di Valdocco si sono riempiti di piccoli nuclei di confronto fraterno, ci sono state riunioni in piccoli tavoli, spazi di preghiera personale in basilica, nella cappella Pinardi e nella chiesa di San Francesco di Sales… per considerare il miglior modo di esprimere i concetti sviluppati nelle diverse conversazioni nello Spirito, fin qui realizzate.

Il perfezionamento della prima bozza delle proposizioni, tenendo conto anche della misura della sua estensione e dello stile più efficace, si è trasformato in ascolto e meditazione per individuare i punti da mettere in prima linea nel testo che indicherà alla Congregazione i prossimi passi da compiere.

Un’ispirazione, già emersa nelle giornate precedenti, che ha trovato espressione e coronamento con la “buonanotte” che è stata affidata a don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi per la Congregazione Salesiana; affidarsi alla testimonianza che hanno dato i “migliori” fra coloro che ci hanno preceduto: i Santi canonizzati, i Beati, i Servi di Dio e anche i “maestri” incontrati nel percorso personale di formazione al ministero.

È nella vita delle persone che avviene la sintesi fra le esperienze, le idee, i desideri e le attese che la circondano. La vita “riuscita” è quella che piace al Padre, ma anche al popolo di Dio che la incontra e la sa apprezzare come modello di incarnazione delle beatitudini annunciate da Gesù.

“I confratelli che hanno vissuto o vivono in pienezza il progetto evangelico delle Costituzioni” ha ricordato don Cameroni “sono per noi stimolo e aiuto nel cammino di santificazione”. La testimonianza di questa santità si attua nella missione salesiana: “da Don Bosco fino ai nostri giorni è attestata una tradizione di santità cui merita dare attenzione perché incarnazione del carisma che da lui ha avuto origine e che si è espresso in una pluralità di stati di vita e di forme”. 

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